ROMA, 13 aprile (Reuters) - Secondo i dati definitivi di
Istat, a marzo l'indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base congiunturale e dell'1,4%
sullo stesso periodo dell'anno precedente.
A febbraio l'indice era aumentato dello 0,4% su base
congiunturale e dell'1,6% su anno.
L'indice armonizzato Ipca ha registrato sempre a marzo un +1,9% su mese ed un +1,4% su anno (rivisti da +1,8% e +1,3%).
L’inflazione acquisita per il 2017 è pari a +1,1% per l’indice generale, a +0,3% per la componente di fondo.
L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale di un solo decimo di punto percentuale (+0,7%, da +0,6% del mese precedente), mentre quella al netto dei soli Beni energetici scende a +1,2%, da +1,3% di febbraio.
"L’incremento tendenziale dell’indice generale continua ad essere determinato principalmente dai Beni energetici non regolamentati (+11,3%) e dagli Alimentari non lavorati (+6,2%), la cui crescita è in calo rispetto al mese precedente quando era pari a +12,1% peri primi e a +8,8% per i secondi", fa notare Istat, aggiungendo che "a sostenere l’inflazione si aggiunge la dinamica dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,5%, in lieveaccelerazione da +2,4% di febbraio)".
La stabilità su base mensile dell’indice generale è il risultato di variazioni pressochè nulle dei prezzi di buona parte delle tipologie di prodotto, spiega ancora l'Istituto di Statistica.