di Paolo Biondi
ROMA (Reuters) - La settimana che si apre sarà decisiva per Matteo Renzi almeno su tre fronti cruciali delle politiche sue e del nostro Paese.
Il primo è quello della riforma del lavoro, con la prova dell'aula di domani al Senato, l'annunciato incontro con i sindacati e Confindustria sempre domani e la trattativa con la minoranza interna del Pd (e con gli alleati di governo) per limare il disegno di legge delega.
Il secondo è quello della Legge di Stabilità, giunta alla stretta finale con i suoi nodi ancora aperti: manovra correttiva, tagli di spesa, investimenti e risorse per il rilancio economico. Renzi sta concentrando le attenzioni di quest'ultimo aspetto sulla possibilità di inserire la quota di Tfr spettante a ciascun lavoratore direttamente mensilmente in busta paga da febbraio: mossa per rilanciare i consumi ma contestata dalle aziende, soprattutto le medie e piccole.
Il terzo si svolgerà mercoledì a Milano ed è il vertice Ue sulla occupazione e il lavoro. Sarà l'occasione per verificare se l'Europa è bloccata ancora sulle polemiche su rigore e flessibilità oppure se è in grado di mettere in campo iniziative per rafforzare la coesione interna e identificare le linee per uscire dalla grave crisi.
Renzi gioca sui tre fronti da protagonista e si potrà verificare la sua capacità di proposta e di iniziativa. A meno che il premier non rilanci sui tre fronti spostando l'attenzione su qualche obiettivo più avanti. E' la politica che ha attuato finora.
Ma questa volta i tre appuntamenti esigono risposte, anche nell'immediato.