GAZA/GERUSALEMME (Reuters) - Il fuoco israeliano oggi ha ucciso almeno 15 palestinesi che si erano rifugiati in una scuola nel più grande campo profughi di Gaza, come riferisce il ministero della Salute.
Dura la reazione della Casa Bianca che ha condannato il bombardamento contro la scuola senza nessun riferimento a Israele.
"Ci preoccupa molto il fatto che migliaia di palestinesi sollecitati dall'esercito israeliano a lasciare le proprie case non siano al sicuro in rifugi individuati dall'Onu a Gaza", ha detto Bernadette Meehan, la portavoce del consiglio nazionale della sicurezza per la Casa Bianca. "Condanniamo anche l'atteggiamento di chi è responsabile per aver nascosto armi nelle strutture Onu di Gaza".
Intanto i militari israeliani hanno offerto una tregua umanitaria di quattro ore, in alcune zone della Striscia di Gaza.
Circa 3.300 palestinesi, tra cui molte donne e bambini, si trovavano nell'edificio scolastico del campo profughi di Jabalya quando verso l'alba è stato colpito, riferisce l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (Unrwa), la principale agenzia di aiuto Onu a Gaza.
"La nostra valutazione iniziale è che sia stata l'artiglieria israeliana a colpire la scuola", ha detto in un comunicato il numero uno dell'Unrwa, Pierre Krahenbuhl, dopo che rappresentanti dell'agenzia sono stati sul posto.
Il ministero della Salute di Gaza parla di 15 vittime nell'attacco alla scuola, dopo che un funzionario locale dell'Unrwa ha parlato di 19 morti. Ma Krahenbujl dice che non si può ancora stilare un bilancio definitivo.
L'esercito israeliano ha detto che sospenderà unilateralmente il fuoco, in aree limitate della Striscia di Gaza dove i soldati non stanno operando, per quattro ore a partire dalle 15, le 14 ora italiana. Un comunicato annuncia la "finestra umanitaria temporanea", ma non è chiaro se riguarderà anche Jabalya.
Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas che controlla Gaza, ha definito la tregua temporanea e parziale una "trovata mediatica", e ha spiegato che non consentirà ai soccorsi di raggiungere le vittime nelle zone di combattimento che Israele ha escluso.
Israele da ieri bombarda Jebalya, dove vivono circa 120.000 persone, in quello che il portavoce militare, il generale Motti Almoz, ha descritto come una piccola estensione della campagna contro i militanti nella Stricia di Gaza.
Il ministero della Salute a Gaza quantifica in 1.287 i palestinesi, per lo più civili, morti finora nel conflitto.
Dalla parte israeliana, 53 soldati e tre civili sono morti dall'inizio dell'offensiva israeliana, partita lo scorso 8 luglio in risposta ai razzi sparati da Hamas e dai suoi alleati.
Unrwa ha detto di essere ad "un punto di rottura" con oltre 200.000 palestinesi rifugiati nelle sue scuole e altri edifici, visto che Israele chiede ai civili di evacuare interi quartieri prima delle operazioni militari
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