MILANO, 22 agosto (Reuters) - Piazza Affari interrompe il rally della vigilia e chiude in lieve calo una seduta nervosa movimentata dalle notizie sul fronte geopolitico e su quello macro.
Le prese di profitto innescate nella mattinata hanno trovato nuova linfa dai timori per una escalation nella crisi ucraina dopo la notizia dell'ingresso nel paese del convoglio di aiuti provenienti dalla Russia senza il permesso di Kiev.
Nel pomeriggio il tono poco aggressivo del discorso della presidente delle Fed Janet Yellen ha provocato un veloce movimento di recupero delle borse europee che però poi sono tornate sui propri passi.
"In fin dei conti il discorso della Yellen, tanto atteso, è stato un 'non event'. Scarse indicazioni sulla tempistica di una stretta monetaria", commenta un operatore secondo cui un certo effetto positivo sulle borse europee è arrivato dal calo dell'euro sul dollaro.
Nel suo discorso al forum delle banche centrali a Jackson Hole, il numero uno della Fed ha detto che il mercato del lavoro americano resta indebolito dagli effetti della Grande Recessione e la Federal Reserve dovrebbe muoversi con cautela nel determinare quando i tassi d'interesse dovranno essere alzati.
Il FTSE Mib chiue in calo dello 0,46% così come l'indice All Shares. L'indice benchmark europeo FTSEurofirst cede lo 0,29%.
Volumi sul mercato italiano per 1,7 miliardi di euro circa.
Ad appesantire il princiaple listino milanese sono soprattutto le perdite dei petroliferi e energetici.
ENI cede l'1,29% in un settore debole Tra i petroliferi a minore capitalizzazione, in controtendenza SARAS sale del 2,4%. Un trader segnala ordini consistenti sul titolo per ricoperture. Tra i cementieru BUZZI, particolarmente esposta sui mercati della Russia e del'Ucraina, è il peggior titolo del FTSE Mib con un calo dell'1,39%. Ancora vendite su LUXOTTICA (-0,28%) che dovrebbe convocare un cda i primi di settembre per discutere dell'uscita dell'AD Andrea Guerra. Sul fronte dei rialzi positiva FIATm, in rialzo dello 0,55%. Il mercato è rinfrancato dalle prime indiscrezioni relative all'esercizio del recesso nella fusione con Chrysler che, secondo Equita, sembrano indicare che l'operazione "non dovrebbe essere a rischio". Tra i bancari la migliore è MPS (+2,8%) ieri rimasta indietro rispetto ai guadgani degli altri titoli del comparto. BANCO POPOLARE sale di oltre il 2% mentre sono sotto la parità INTESA SANPAOLO e UNICREDIT, quest'ultima indifferente alle ultime indiscrezioni stampa sulla cessione di una partecipazione in Pioneer Investments che, secondo i broker, non aggiungono molto rispetto a quanto già circolato. Nel comparto balza del 2,35% BANCA POPOLARE ETRURIA E LAZIO sul ritorno di ipotesi di aggregazione.