Investing.com - Il dollaro è in salita contro lo yen questo martedì, dopo i dati cinesi che hanno spinto la propensione al rischio; inoltre, sono scesi i timori di un intervento militare USA in Siria.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 100,11, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 99,98, in salita dello 0,41%.
Supporto a 99,32 minimo di lunedì e resistenza a 100,61, massimo del 22 luglio.
Il sentimento è stato sostenuto dalle dichiarazioni del Presidente Barack Obama, il quale ha affermato che metterà in attesa i piani di attacco militare contro la Siria se il paese accetterà la proposta avanzata dalla Russia di mettere le armi chimiche sotto controllo internazionale.
Intanto i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in Cina hanno alimentato i segnali che la seconda economia mondiale sta riprendendosi.
I dati di oggi hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio in Cina ad agosto, mentre la produzione industriale è salita più del previsto lo scorso mese.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un numero di nuovi posti di lavoro negli USA minore del previsto ad agosto.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,48% a 132,58.
In Giappone i verbali del vertice di politica monetaria BoJ hanno mostrato che l’economia sta iniziando una ripresa, ed ha aggiunto che il programma di stimolo della banca sta stringendo i tassi di interesse a lungo termine.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 100,11, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 99,98, in salita dello 0,41%.
Supporto a 99,32 minimo di lunedì e resistenza a 100,61, massimo del 22 luglio.
Il sentimento è stato sostenuto dalle dichiarazioni del Presidente Barack Obama, il quale ha affermato che metterà in attesa i piani di attacco militare contro la Siria se il paese accetterà la proposta avanzata dalla Russia di mettere le armi chimiche sotto controllo internazionale.
Intanto i dati sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio in Cina hanno alimentato i segnali che la seconda economia mondiale sta riprendendosi.
I dati di oggi hanno mostrato un aumento delle vendite al dettaglio in Cina ad agosto, mentre la produzione industriale è salita più del previsto lo scorso mese.
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo i dati di venerdì che hanno mostrato un numero di nuovi posti di lavoro negli USA minore del previsto ad agosto.
Il report ha acceso l’incertezza sull’eventuale decisione della Fed di ridimensionare il programma di 85 miliardi al mese durante il vertice del 17 e 18 settembre.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,48% a 132,58.
In Giappone i verbali del vertice di politica monetaria BoJ hanno mostrato che l’economia sta iniziando una ripresa, ed ha aggiunto che il programma di stimolo della banca sta stringendo i tassi di interesse a lungo termine.