Investing.com - I futures del greggio sono in salita questo venerdì, incoraggiati dalla ripresa dei titoli azionari cinesi dopo l’andamento decisamente negativo degli ultimi giorni.
Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna ad agosto è scambiato a 53,28 dollari negli scambi della mattinata europea, in salita di 47 centesimi, o dello 0,90%. Ieri il prezzo del greggio Nymex ha subito un’impennata di 1,13 dollari, o del 2,19%, a 52,78 dollari.
L’indice Shanghai Composite è schizzato di quasi il 5% questa mattina dopo che le autorità hanno aumentato i controlli sullo short-selling ed hanno allentato le regole per gli investimenti in titoli blue-chip da parte degli assicuratori per via del recente crollo dei titoli azionari cinesi.
Nelle ultime tre settimane, infatti, i titoli azionari cinesi sono crollati di oltre il 30%, pesando sui mercati finanziari globali.
I traders temono che il crollo dei titoli azionari possa diffondersi in altri settori economici in Cina e che la domanda di greggio da parte della nazione asiatica possa subire una riduzione.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli Stati Uniti ed è stata il motore del rafforzamento della domanda.
Intanto, gli investitori continuano a seguire da vicino gli sviluppi in Grecia. Il governo ellenico ieri ha proposto dei tagli alle spese e un aumento delle tasse, proposte che rappresentano un ultimo tentativo per ottenere ulteriori aiuti dall’Europa prima di andare in bancarotta.
Atene ha chiesto almeno 50 miliardi di euro per i prossimi tre anni. In cambio degli aiuti, il governo ha presentato numerose misure di austerity per un totale compreso tra 12 e 13 miliardi di euro, molto più di quanto aveva proposto precedentemente.
Con questa proposta la Grecia sembra avvicinarsi ad un accordo con i creditori, che domenica decideranno definitivamente se garantire al paese ulteriori fondi di emergenza.
Intanto, la chiusura delle banche ed il limite giornaliero di 60 euro per i prelievi agli sportelli automatici sono stati prorogati fino a lunedì.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad agosto subisce un’impennata di 65 centesimi, o dell’1,09%, a 59,22 dollari al barile. Ieri, il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra è schizzato di 1,56 dollari, o del 2,73% a 58,61 dollari.
Lo spread tra il Brent ed il WTI è di 5,94 dollari al barile.