ROMA (Reuters) - Prosegue il negoziato sul piano industriale di Whirlpool, mentre l'intesa resta lontana nonostante qualche apertura dell'azienda sulla quale però i sindacati danno letture diverse.
Dopo l'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo, il prossimo round è previsto il 15 maggio per un confronto a due azienda-sindacati mentre il tavolo tornerà a riunirsi sotto la mediazione del governo il 20 maggio.
Il primo a riferire del negoziato odierno è stato il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, secondo il quale "si è aperto un piccolo spiraglio che andrà confermato e consolidato. L'azienda ha, per la prima volta, dato la disponibilità a ricercare soluzioni industriali per i siti che intende chiudere, a partire da quello di Carinaro".
Si tratta dello stabilimento in provincia di Caserta più penalizzato dal piano industriale poiché dovrebbe essere chiuso con la conseguente perdita del lavoro per 815 persone. In totale gli esuberi saranno 1.350.
Il sindacalista ha ammesso comunque che "l'intesa è ancora molto lontana".
In serata, l'AD di Whirlpool Davide Castiglioni ha confermato la "disponibilità a ricercare progetti e attività che creino occupazione, con particolare riferimento alle regioni Campania e Piemonte".
Anche lo stabilimento piemontese di None, dove attualmente ci sono 90 addetti fra il magazzino e il centro ricerche, è a rischio chiusura.
Non vi è però un riferimento esplicito al sito casertano, cosa che fa dire al leader della Uilm Rocco Palombella che "l'incontro non è andato bene: ci aspettavamo che Whirlpool ci dicesse come implementare il piano industriale per evitare la chiusura di Carinaro, ma alla fine ci ha detto che solo venerdì ci farà sapere quali sono i volumi".
"Esplicitamente non hanno detto che il sito di Carinaro sarà oggetto di aumento di volumi. Si parla genericamente della Campania e di soluzioni alternative, di industrializzazione della regione, ma niente di concreto", ha aggiunto.
In Campania, oltre a Carinaro vi è uno stabilimento a Napoli dove sono impiegate 550 persone, 200 delle quali in esubero ma che potrebbero scendere a 150 con un incremento dei volumi sui quali l'azienda starebbe lavorando.
Maurizio Landini della Fiom ha detto che la novità di oggi è la "disponibilità di Whirlpool a valutare altre attività per evitare le chiusure, anche esterne".
La Fiom è favorevole a un ulteriore ricorso ad ammortizzatori sociali al contrario di Fim e Uilm.
L'azienda ha anche parlato di possibili incentivi per far scivolare verso la pensione i lavoratori più anziani.
Il sottosegretario Teresa Bellanova, che con il ministro dello Sviluppo Federica Guidi segue la trattativa, ha parlato di "timida apertura... C'è un confronto che continua, mi pare già un buon segnale".
(Francesca Piscioneri)