di Neil Unmak e e Fiona Maharg-Bravo
LONDRA/MADRID (Reuters Breakingviews) - L'interesse di Vincent Bolloré per Telecom Italia necessita di una spiegazione. Vivendi (PARIS:VIV), il gruppo media francese che il miliardario presiede, entrerà presto in possesso dell'8,3% della società di tlc italiana, che lo renderà il maggiore azionista. Secondo indiscrezioni, inoltre, sta valutando l'ipotesi di salire a 10-15%.
Un tale investimento aggiuntivo suona certamente strano. Vivendi ha venduto, non acquistato, asset tlc. La quota in Telecom deriva come porzione del pagamento da parte di Telefonica (MADRID:TEF) per la vendita di una società brasiliana. L'appeal di una Telecom fortemente indebitata non è così immediato. Ci sono scarse sinergie con le attività core di Vivendi nelle televisioni e nei media.
Vivendi afferma che l'investimento è opportunistico piuttosto che strategico. Sembra giusto, ma quale sarebbe l'opportunità?
E' possibile che una telco estera, forse la francese Orange, cerchi di acquisire Telecom Italia. Ma i conti raramente quadrano per accordi cross-border, politicamente poco digeribili, nelle telecom europee.
Più probabilmente, Bolloré pensa che Telecom Italia sia conveniente. L'enterprise value, pari a cinque volte l'EBITDA, è ben sotto la media del settore di settore. Ma si tratta di una società con molti debiti che opera in un mercato fiacco. L'imprenditore francese potrebbe inoltre pensare che l'Italia sia in via di guarigione.
L'investimento supportato dal governo nella banda larga permetterà probabilmente a Telecom di vendere pacchetti integrati di TV, collegamenti ad altà velocità, mobile e reti fisse. O forse i concorrenti italiani nel mobile si fonderanno e stabilizzeranno i prezzi.
Un pacchetto del 15% non consentirà a Bolloré di controllare Telecom, ma potrebbe permettergli di indirizzarla, specie ora che gli azionisti di riferimento (riuniti in Telco) sono venditori. Una vendita o fusione del business brasiliano, sottodimensionato, avrebbe senso, ma ci sono problemi di prezzo e tempistica. L'Italia ha bisogno di investimenti, specialmente visto che il più piccolo concorrente Metroweb vuole costruire un network competitivo.
Vivendi di recente ha messo a tacere una protesta degli azionisti sull'utilizzo del capitale. Gli investitori potrebbero irritarsi se dovesse aumentare troppo la quota in Telecom. Ovviamente, un rilancio di Telecom farebbe loro piacere. Ma la società è stata una delusione per Telefonica. L'avventura di Bolloré nell'attivismo italiano potrebbe rivoltarglisi contro.
OLITTOPNEWS Reuters Italy Online Report Top News 20150619T141105+0000