Investing.com – Il dollaro è sceso stamane contro le principali controparti, mentre l’euro resta sotto pressione nei timori per l’economia della zona euro e la crisi del crisi
Durante il pomerggio europea, l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,13%, a 1,3306.
Il sentimento sull’euro resta fragile per via dei timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione della BCE di ieri.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,17% a 1,5939.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
Il biglietto verde è sceso anche contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,08% a 81,07 e USD/CHF in salita dello 0,13% a 0,9056.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, indicando una ripresa economica.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è salita ad un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, superando le aspettative di un aumento dello1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera in Svizzera è migliorata più del previsto a febbraio, ma è rimasta in territorio negative per il quinto mese consecutivo
Il biglietto verde sceso contro le controparti australiane neozelandesi e canadesi : USD/CAD -0,37% a 0,9862, AUD/USD +0.37% a 1,0770 e NZD/USD +0,19% a 0,8357
Le valute legate alle materie prime hanno trovato il supporto dei dati del governo cinese sul settore manifatturiero, che mostrano un aumento superiore al previsto, allentando i timori per la seconda economia mondiale.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.
Durante il pomerggio europea, l’euro è sceso contro il dollaro, con EUR/USD in calo dello 0,13%, a 1,3306.
Il sentimento sull’euro resta fragile per via dei timori sull’efficacia a lungo termine dell’operazione della BCE di ieri.
Intanto i timori per le previsioni economiche dell’area sono esacerbate dal rilascio dai dati che mostrano che nella zona euro il tasso di disoccupazione è salito più del previsto a gennaio, salendo al massimo dall’introduzione dell’euro, mentre è salito anche il tasso annuo d’inflazione.
Un report separato ha mostrato che il settore manifatturiero si è contratto per il settimo mese consecutivo a febbraio.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,17% a 1,5939.
La sterlina è sostenuta dai dati sull’attività
manifatturiera che hanno mostrato un aumento a febbraio, sebbene ad un passo molto lento, incrementando le speranze per un recupero nel primo trimestre.
Il biglietto verde è sceso anche contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY giù dello 0,08% a 81,07 e USD/CHF in salita dello 0,13% a 0,9056.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, indicando una ripresa economica.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è salita ad un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, superando le aspettative di un aumento dello1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera in Svizzera è migliorata più del previsto a febbraio, ma è rimasta in territorio negative per il quinto mese consecutivo
Il biglietto verde sceso contro le controparti australiane neozelandesi e canadesi : USD/CAD -0,37% a 0,9862, AUD/USD +0.37% a 1,0770 e NZD/USD +0,19% a 0,8357
Le valute legate alle materie prime hanno trovato il supporto dei dati del governo cinese sul settore manifatturiero, che mostrano un aumento superiore al previsto, allentando i timori per la seconda economia mondiale.
Sempre oggi i leader UE si daranno inizio al summit di 2 giorni a Bruxelles. Prima del vertice i ministri delle finanze della zona euro discuteranno sulla posizione della Grecia in merito agli obblighi presi per il secondo salvataggio.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.