WASHINGTON (Reuters) - A novembre il numero degli occupati statunitensi ha messo a segno la crescita mensile più consistente da circa tre anni e segnali positivi sono arrivati anche dalla dinamica salariale.
Tutti fattori che potrebbero avvicinare un aumento del costo del denaro da parte della Federal Reserve.
Il numero dei lavoratori non agricoli è cresciuto di 321.000 unità il mese scorso, il guadagno più consistente da gennaio 2012.
Il dato è risultato largamente superiore alle attese degli economisti, che convergevano su una mediana di 214.000 nuovi posti di lavoro, a segnalare come l'economia statunitense sembra impermeabile alle difficoltà della zona euro e della Cina, e del ritorno del Giappone in recessione.
Novembre è il decimo mese consecutivo che mostra un aumento degli occupati superiore alle 200.000 unità, la serie più lunga dal 1994. Rivisti al rialzo anche i numeri relativi a settembre e ottobre, con 44.000 posti in più di quanto precedentemente indicato.
Il tasso di disoccupazione si è confermato ai minimi da 6 anni al 5,8%.