LONDRA (Reuters) - L'attività manifatturiera della zona euro è rimasta in contrazione a luglio, in un contesto di malessere su larga scala, con un calo della produzione al ritmo più veloce di quest'anno.
L'indice finale dei responsabili degli acquisti (Pmi) della zona euro, compilato da S&P Global, si è attestato a luglio a 45,8, invariato rispetto a giugno, superando di poco la stima preliminare di 45,6. Da oltre due anni il dato è sotto la soglia di 50, che separa la crescita dalla contrazione.
L'indice che misura la produzione - che confluisce nel Pmi composito previsto per questo lunedì e che è considerato un buon indicatore della salute economica della zona euro - è sceso a 45,6, minimo di sette mesi (dal 46,1 di giugno), appena sopra la stima flash di 45,3.
Secondo un sondaggio Reuters di luglio, l'economia complessiva della zona euro dovrebbe crescere dello 0,7% quest'anno.
La domanda, in calo da oltre due anni, è scesa a luglio a un ritmo più sostenuto, lasciando intendere che non ci sarà una rapida inversione di tendenza. L'indice dei nuovi ordini è sceso a 44,1 da 44,4.
Questo nonostante le aziende abbiano ridotto i prezzi anche se i costi sono aumentati più rapidamente.
Dopo il taglio dei tassi ampiamente annunciato a giugno, la Bce ha lasciato il tasso di deposito al 3,75% a luglio, ma lo ridurrà altre due volte quest'anno, secondo un sondaggio Reuters
L'inflazione è aumentata inaspettatamente il mese scorso, come hanno mostrato i dati ufficiali di ieri, anche se l'indicatore della crescita dei prezzi nel settore dei servizi, ampiamente osservato, è diminuito e i dati non sembrano modificare le attese del mercato per un taglio dei tassi di interesse da parte della Bce a settembre.
(Tradotto da Alejandra Rosales, editing Francesca Piscioneri)