LONDRA (Reuters) - Il lungo periodo sfavorevole dell'industria manifatturiera della zona euro potrebbe aver raggiunto un punto di svolta il mese scorso, secondo l'indagine Pmi a cura di S&P Global che ha mostrato un calo dei nuovi ordini al ritmo più lento degli ultimi due anni, portando a un miglioramento della fiducia delle imprese.
L'indice finale Purchasing Managers' Index (Pmi) per la zona euro è salito a maggio a 47,3 da 45,7 di aprile, al di sotto della soglia di 50 che indica una crescita dell'attività per il 23° mese. Il dato è stato appena inferiore alla stima preliminare di 47,4.
L'indice che misura la produzione, che alimenta il Pmi composito in agenda per mercoledì e considerato un buon indicatore della salute economica della zona euro, è aumentato dal 47,3 di aprile a un massimo di 14 mesi di 49,3, anche se al di sotto della stima flash di 49,6.
"Questo potrebbe essere il punto di svolta per il settore manifatturiero. L'industria è sul punto di interrompere il calo della produzione che persiste dall'aprile 2023", ha detto Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank.
"È incoraggiante notare che la fiducia delle imprese sulla produzione futura è al livello più alto dall'inizio del 2022".
Parte di questo miglioramento è probabilmente dovuto, almeno in parte, all'indice dei nuovi ordini - una misura della domanda - che ha raggiunto il massimo da due anni a 47,3 da 44,1.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)