ROMA (Reuters) - Continua il trend di crescita dei prestiti delle banche italiane alle famiglie e alle imprese, che nel mese di settembre ha mostrato un incremento annuo del 2,1%.
I crediti in sofferenza, aggiornati al mese di agosto e al netto delle svalutazioni, sono al 2,36% degli impieghi, a 40,5 miliardi, in linea con il mese precedente.
Continua poi a chiudersi la forbice tra impieghi e raccolta dai clienti: a settembre i prestiti complessivi pari a circa 1.728 miliardi superano la raccolta da clientela, pari a circa 1.724 miliardi, di appena 4,6 miliardi.
Lo dice l’ultimo rapporto dell'Abi, l’associazione delle banche italiane.
I dati aggiornati ad agosto confermano anche una crescita del mercato dei mutui, in incremento annuo del 2,2%.
Sempre ai minimi storici sono i tassi praticati alla clientela. Quello medio sui prestiti a settembre si è attestato al 2,58%, quello per le nuove operazioni di acquisto di abitazioni all’1,79% e quello per i nuovi finanziamenti alle imprese, all’1,41%.
I depositi (conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine settembre, di circa 51,6 miliardi rispetto a un anno prima (+3,6% su base annuale), mentre è sempre in calo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, per quasi 48 miliardi di euro negli ultimi 12 mesi (-16,2%). Il saldo di queste due componenti determina ad agosto una variazione annua di +0,2%.
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