La riunione della Banca centrale europea di oggi si conferma solo interlocutoria con l’istituto centrale che non cambia la sua politica monetaria, così come ampiamente previsto dagli analisti.
Nel dettaglio Il tasso principale dell’eurozona, è rimasto fermo a zero mentre quello sui depositi delle banche non si è mosso rispetto al precedente -0,4%.
Invariato anche il programma di acquisti dell’istituto centrale che nel corso dello scorso ottobre era stato ridotto a 30 miliardi di euro e la sua durata fino alla fine di settembre 2018. La sua politica economica potrebbe proseguire “anche oltre se necessario”, secondo quanto indicato nella nota ufficiale della Bce, subordinando una diversa decisione ad “un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi coerente con il proprio obbiettivo di inflazione”, stabilito nel 2%.
Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo , la Bce potrebbe decidere alcuni cambi nella sua politica tra giugno e luglio, “in quanto il consiglio vorrà fare il punto sul ciclo anche alla luce dei dati in uscita a ridosso della riunione”.
“Nonostante le sorprese negative dai dati, riteniamo che la BCE manterrà una valutazione positiva dello scenario e confermerà una maggiore fiducia in un ritorno duraturo dell’inflazione al target”, hanno aggiunto da Intesa Sanpaolo (MI:ISP).
Come spesso accade quando l’istituto centrale non prende importanti decisioni, l’attenzione si rivolge ora alle parole del presidente, Mario Draghi, con gli esperti che ne valuteranno i toni alla ricerca di possibili indizi di un futuro cambio, soprattutto in tema di percorso di uscita dal Qe.
“Il governatore Draghi”, affermano gli esperti di Mps (MI:BMPS) Capital Services, “complice la debolezza evidenziata dalla valuta unica negli ultimi giorni, potrebbe concentrare maggiormente il suo discorso sul tema crescita piuttosto che su quello legato alle dinamiche del forex".
Sarà possibile seguire in diretta alle 14.30 le parole di Draghi nel corso della conferenza stampa nell’immagine seguente: