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Borsa Milano chiude sotto minimi giornata, su Generali,Unicredit

Pubblicato 16.01.2009, 17:45
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MILANO, 16 gennaio (Reuters) - Piazza Affari archivia una seduta di rimbalzo al traino di Wall Street e dei titoli che nelle ultime sedute erano stati penalizzati, come UNICREDIT (+2,4%) e GENERALI (+5,4%).

Gli indici chiudono però sotto i massimi di giornata, con lo S&P/Mib <.SPMIB> a +1,6%, il Mibtel <.MIBTEL> a +1,4% e l'AllStars <.ALLST> a +1,2%. L'indice Dj Stoxx 600 segna un progresso dell'1,8%.

Oltreoceano Dow Jones <.DJI>, Nasdaq <.IXIC> e S&P <.SPI> azzerano gli iniziali guadagni e cedono lo 0,3% ciascuno.

Nel giorno in cui scadono futures su azioni e opzioni, dalle sale operative continuano a segnalare un'attività sotto tono con gli scambi che raggiungono un controvalore di circa 1,7 miliardi di euro.

"Mi sembra che gli investitori non muovano i portafogli ma che facciano più attività sul derivato", osserva un trader.

* Misti i bancari, mentre l'indice europeo gira in negativo e arriva a perdere l'1,1%. Commentando il rosso di POPOLARE DI MILANO , UBI BANCA e MPS un'operatrice spiega che "recuperano solo i finanziari che avevano perso di più".

Oggi Pop Milano ha annunciato di essere stata scelta per trattative in esclusiva finalizzate all'acquisto di Intesa Trade ma "la notizia si sapeva in via ufficiosa già da metà settimana".

* Poderoso rialzo per il produttore di cavi e sistemi ad alta tecnologia PRYSMIAN (+10%), fresca di un upgrade a "buy" di Goldman Sachs, giudizio confermato oggi anche da Merrill Lynch. Se un trader cita l'effetto positivo sul titolo degli investimenti nella rete di trasmissione elettrica negli Stati Uniti previsti dal piano di stimolo dei democratici, un analista accende il faro sulla recente volatilità delle quotazioni e parla di un recupero tecnico.

* Si appesantisce nel pomeriggio FIAT , che arriva a perdere il 4%. "C'è la spada di Damocle di Moody's, ha aperto bene semplicemente perchè era positivo il sentiment del mercato, un'altra seduta debole ci sta dopo la notizia sul rating di ieri", spiega un'operatrice. "Non ci sono notizie, l'unica è quella del rating", fa eco un trader.

Ieri Moody's ha messo i rating di Fiat sotto osservazione con implicazioni negative dopo che i mercati di riferimento del Lingotto hanno rallentato più del previsto.

* Pesante FASTWEB , che cede il 7% con volumi superiori alla media e in controtrend rispetto a Swisscom , che a Zurigo corre a +4%. "Il titolo (milanese) era salito molto, da ottobre, finalmente qualcuno realizza", ipotizza un trader. Un altro torna a citare le ricorrenti voci di delisting, che in passato sono state già smentite dal gruppo.

* In evidenza anche ENI (+2,8%). Oggi l'AD del gruppo, Paolo Scaroni, ha dichiarato che punta a trovare a breve un accordo per risolvere il contenzioso in atto fra Russia e Ucraina.

* Un altro dealer cita il piano Obama nel settore della difesa per spiegare la performance di FINMECCANICA (+2,3%) "che ha una buona parte dei ricavi negli Stati Uniti".

* Un'operatrice segnala ancora ricoperture su TENARIS (+3,4%) ma il produttore di tubi destinati al settore energetico beneficia anche degli acquisti sui petroliferi (il Dj Stoxx europeo di settore avanza del 2,6%).

* Fiacchi i cementieri, con BUZZI UNICEM e ITALCEMENTI negative. "C'è una diminuzione drastica delle vendite nei Paesi in cui (Italcementi) fatturava molto come l'est emergente", nota un'operatrice. "Italcementi ha perso l'infinito, noi ne abbiamo vendute molte per un investitore estero proprio nei giorni scorsi", spiega un altro.

* Deboli editoriali come MONDADORI e ESPRESSO all'indomani del consuntivo oer gli investimenti pubblicitari 2008 prospettato dall'UPA come leggermente peggiore delle previsioni fatte a settembre.

* Torna in territorio negativo, come stamane, LUXOTTICA , -1,6% : secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la società ha raggiunto un accordo con il sindacato per 4 giorni di cassa integrazione a 6.000 lavoratori.

* Fra i titoli minori, SNIA guadagna il 6%: ieri le assemblee delle controllate Caffaro Chimica srl e di Caffaro srl hanno messo in liquidazione le rispettive società.

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