MILANO, 27 ottobre (Reuters) - Piazza Affari archivia in
ribasso (il terzo consecutivo) una seduta segnata dalle
trimestrali e da un clima di incertezza, alimentato da
anticipazioni giornalistiche sulle prossime mosse della Federal
Reserve.
Controtendenza spicca Stm dopo la trimestrale, mentre
prosegue la caduta di Banco Popolare dopo le notizie della
ricapitalizzazione e del nuovo bond. I realizzi penalizzano Snam
Rete Gas, mentre la casa madre Eni sconta il ribasso del
greggio.
In una nota, Nomura sottolinea che per il mercato sono
centrali in questa fase le grandi dinamiche geopolitiche. Quindi
indica i temi caldi: elezioni Usa di medio termine, relazioni
sino-americane sempre più tese, rischi di peggioramento della
fiducia nella zona euro, minacce alla stabilità della coalizione
di governo in Gran Bretagna, preoccupazioni di un attacco
israeliano sulle infrastrutture nucleari dell'Iran, dinamiche
politiche interne in Libano, Egitto e Thailandia, il pericolo
della Corea del Nord, le elezioni presidenziali in Brasile.
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso lo 0,53%,
l'AllShare <.FTITLMS> lo 0,53% e il Ftse Mid Cap <.FTITMC> lo
0,43%. Volumi per un controvalore di circa 2,3 miliardi di euro.
* STMICROELECTRONICS star indiscussa del paniere
principale: +4,16%. Il produttore di chip è stato premiato per i
risultati trimestrali e, soprattutto, per le previsioni di
crescita nell'ultima parte dell'anno.
* Risultati alla base anche della corsa di SAIPEM ,
che, però, si è spenta nel finale: il titolo ha terminato in
rialzo dello 0,19%. In una breve nota a commento della
trimestrale della società controllata da Eni, un broker italiano
scrive che Saipem ha detto di poter superare l'obiettivo
sull'utile netto 2010. Un altro broker italiano afferma che "la
guidance 2010 probabilmente verrà alzata".
* ENI ha lasciato sul terreno l'1,94%, peggiorando
nell'ultima parte, in corrispondenza della discesa dei prezzi
del greggio per effetto dei dati sulle scorte Usa.
* Nonostante abbia superato le attese sui risultati dei
primi nove mesi, SNAM RETE GAS ha perso l'1,48%. I
trader ritengono che si tratti di prese di beneficio, scattate
dopo che il titolo ha toccato i massimi da maggio 2007.
* Altra giornata di sofferenze per BANCO POPOLARE
(-2,76%), che, dopo aver annunciato nel week-end un aumento di
capitale fino a 2 miliardi di euro, ha lanciato un bond
subordinato, mirato a migliorare i ratio patrimoniali.
* MONTEPASCHI (-1,55%) continua a muoversi in scia
del Banco Popolare, penalizzata dal fatto che, nonostante abbia
più volte smentito, il mercato resta convinto che Siena dovrà a
sua volta varare un aumento di capitale.
* Meglio gli altri titoli bancari. UNICREDIT
piatta (+0,11%) dopo il riassetto della governance.
* EXOR è avanzata dello 0,67%, spinta da Goldman
Sachs, che ha alzato il target price a 26,20 da 23,70 euro,
confermando il giudizio "buy". La controllata FIAT ha
ceduto l'1,73%, sostanzialmente in linea con il comparto
dell'automotive europeo <.SXAP> (-1,81%). Meglio PIRELLI
(-0,65%), che ha parzialmente beneficiato di un
incremento del target price da parte di Kepler.
* Realizzata BULGARI (-2,94%), che nelle settimane
scorse aveva messo a segno un rally. Goldman Sachs, in un report
dedicato al retail di lusso, ha ribadito il giudizio "conviction
buy" su Bulgari.
* In denaro FINMECCANICA (+1,27%) e ATLANTIA
(+1,07%).
* Male ITALCEMENTI (-1,84%) e CIR
(-1,68%).
* Tra le small e mid cap, LAZIO (-14,19%)
affossata dai realizzi: il club biancoceleste era stato
protagonista di una corsa sfrenata nelle ultime sedute.
* Prese di beneficio anche su ARENA (-15,13%).
* Brillante RETELIT (+8,55%): il ministro Maroni ha
annunciato che porterà in Consiglio dei ministri una proposta
per liberalizzare il Wi-fi.