MILANO, 11 giugno (Reuters) - Piazza Affari prosegue
positiva, sui massimi di seduta, una mattinata incolore.
Gli operatori lamentano la mancanza di ordini e di spunti
operativi e parlano di un mercato di trading che naviga a vista.
"La borsa recupera quanto perso ieri pomeriggio sulla
debolezza di Wall Street", dice un dealer.
"Non vedo idee né iniziative", aggiunge.
Alle 11,15 l'indice Ftse/Mib <.FTMIB> guadagna lo 0,76%, il
Ftse/All Share <.FTITLMS> lo 0,72%, mentre il Ftse/Mid Cap
<.FTITMC> avanza di un marginale 0,27%.
* Dopo il via libera all'operazione Fiat -Chrysler
ieri pomeriggio e la conferma della salda leadership di Sergio
Marchionne sull'intero gruppo, il titolo del Lingotto, che ieri
ha messo a segno un più 4,85%, prosegue l'avanzata con un rialzo
dell'1,8%.
*Acquisti speculativi premiano PARMALAT . "Tornano
le voci, ormai ricorrenti, di un interesse da parte di Danone",
spiega un operatore.
* ANSALDO è tra i peggiori titoli dell'indice
principale (meno 1,3%) dopo il downgrade a SELL di Goldman. La
scure della banca d'affari colpisce anche PRYSMIAN , in
calo dell'1% dopo il declassamento a NEUTRAL da BUY.
* Tengono le banche. MEDIOBANCA inchiodata sulla
parità l'indomani delle dichiarazioni di Bolloré secondo cui non
ci saranno problemi tra i soci per il rinnovo del patto di
sindacato. Non si arresta il buon momento di MEDIOLANUM
anche oggi sugli scudi.
*Tra gli editoriali, scivola RCS . Oggi, secondo
indiscrezioni stampa, sarà presentato ai sindacati il piano di
riorganizzazione che prevede prepensionamenti per i periodici e
il ricorso alla cassa integrazione, secondo quanto riporta MF.
Brillante MONDADORI , i cui vertici, sempre secondo
indiscrezioni, starebbero definendo le linee guida del piano di
revisione del business aziendale. Il piano di ristrutturazione
prevederebbe im significativo ridimensionamento degli organici.
* Corre ancora MAIRE TECNIMONT che, dopo il più 6,7% di
ieri, balza di un altro 6%. Ieri Fabrizio Amato, AD e presidente
del gruppo ha detto a Reuters che si attende di chiudere nel
terzo trimestre un contratto da circa 250 milioni di euro e
conferma l'obiettivo di nuovi ordini per almeno 2,5 miliardi di
euro nel 2009.
*Debole BULGARI dopo l'annuncio del prestito
obbligazionario convertibile da 130 milioni di euro. In caso di
conversione a scadenza, la quota della famiglia Bulgari, si
legge in una nota di Cassa Lombarda, "sarebbe diluita sotto il
50%, il che potrebbe scatenare un po' di speculazione nel breve
su un possibile cambio nell'azionariato, ritenuto tuttavia
improbabile".