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Borsa Usa ben positiva, attesa per discorso Fed, oro ai massimi

Pubblicato 09.08.2011, 17:15
Aggiornato 09.08.2011, 17:20

NEW YORK, 9 agosto (Reuters) - Dopo il crollo della seduta di ieri, Wall Street torna a guadagnare, ma è forte l'attesa del discorso della Fed di questa sera, che potrebbe ribaltare l'andamento dei mercati, nel caso in cui gli investitori non fossero convinti che l'autorità monetaria statunitense ha un piano per combattere le paure legate a una nuova recessione.

Dopo un'apertura in positivo, il secondario ha iniziato quasi subito a retrocedere, e il Dow Jones ha brevemente preso segno negativo. Ma dopo un rimbalzo i listini hanno ripreso larghi margini positivi.

Alle 16,55 italiane, l'indice S&P 500 <.SPI> guadagna il 2,3% a 1537 punti, il Dow Jones <.DJI> segna +2% a 11.028 punti e il Nasdaq <.IXIC> si rafforza del 3,2% a 2.433 punti.

Nella sessione di ieri, la prima dopo la perdita del rating di eccellenza da parte degli Stati Uniti, le azioni hanno subito pesanti perdite. L'indice S&P ha subito la peggiore perdita giornaliera dal dicembre 2008 e si è avvicinato al livello di supporto.

"Tutti sperano che la Fed sia al lavoro sul suo piano, ed è per questo, oltre che per la vendita di ieri, che oggi siamo in crescita", dice Jeff Duncan, presidente di Duncan Financial Management.

In queste ore, che corrispondono alla mattina americana, è iniziata la riunione dei dirigenti della Federal Reserve. Il discorso ai media è atteso per le 20,15 italiane, con la borsa Usa ancora aperta. Mentre da un lato si esclude che la banca centrale possa varare un nuovo programma di supporto al prezzo dei titoli, dall'altro le vendite potrebbero ricominciare se non ci fossero indicazioni su un piano d'aiuti.

Per Duncan un piano non sarebbe abbastanza per aiutare la borsa, ma se gli investitori fossero delusi "penso che potremmo abbassarci fino a 1.040 punti sullo Standard & Poor's 500, e a quel punto punteremmo ancora più in basso" spiega.

L'indice Cboe <.VIX> che misura la volatilità ha segnato una diminuzione del 13,8%, ma nell'ultimo mese ha comunque messo da parte un +60%.

Secondo un sondaggio curato da Reuters, la possibilità che gli Stati Uniti tornino a scivolare in recessione è quotata 1 a 4. Le prospettive sull'economia innalzano comunque la probabilità di un nuovo intervento della Fed.

Sebbene la paura rimanga l'emozione dominante sui mercati, gli analisti ritengono che le azioni dovrebbero essere ormai vicine a un limite di decrescita. Gli analisti hanno notato che l'indice S&P è stato in questi giorni più ipervenduto degli ultimi dieci anni, e potrebbe pertanto tornare ad attrarre i compratori.

Tra i titoli, Bank of America , che aveva guidato i crolli di ieri, guadagna oltre l'8% a 7 dollari per azione.

Intanto, visto il momento di agitazione sui mercati, due Ipo a Wall Street sono state oggi rinviate. La prima è quella della compagnia portoghese di telefonia mobile TIMWE, che punterebbe a raccogliere oltre 146 milioni di dollari, e la seconda quella della società tecnologica InvenSense, con un obbiettivo di quasi 100 milioni.

Ancora alto il potere di attrazione dell'oro , che in giornata ha raggiunto il livello record di 1.778 dollari per oncia, nel più grande progresso dai tempi della crisi finanziaria, alla fine 2008. Dopo il picco le quotazioni sono tornate a scendere in area 1725 dollari.

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