Investing.com - Ecco le cinque notizie principali da conoscere in questa giornata sui mercati finanziari:
1. Mercati globali al ribasso, occhi puntati sulla Cina e sulla Fed
I titoli azionari asiatici crollano al minimo di un mese questo martedì, per via della nuova serie di dati cinesi che hanno alimentato il clima di incertezza insieme alla possibilità di un aumento dei tassi negli Stati Uniti.
In Europa, i mercati azionari sono al ribasso sulla scia dei crolli segnati in Asia nella notte che hanno pesato sul sentimento.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA scendono dello 0,3%, facendo presagire un’apertura al ribasso di Wall Street nel corso della giornata.
Sulla propensione al rischio pesano la possibilità di un aumento dei costi di prestito negli Stati Uniti e l’indebolimento della crescita economica globale.
2. Calo dell’indice dei prezzi al consumo in Cina ad ottobre
L’Ufficio Nazionale di Statistica ha reso noto che i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,3% il mese scorso, meno dell’1,5% previsto ed in calo dall’1,6% di settembre.
L’indice dei prezzi alla produzione in Cina è sceso del 5,9% ad ottobre, il quarantaquattresimo calo mensile consecutivo e la lettura peggiore dall’ottobre del 2009.
I dati deludenti indicano che l’economia sta gradualmente rallentando e che i policymaker di Pechino dovranno introdurre nuove misure a sostegno della crescita nei prossimi mesi.
3. Riflettori puntati sui commenti della Fed
Con il vertice di dicembre della Federal Reserve ormai alle porte, i riflettori dei mercati sono rivolti ai commenti dei funzionari della banca centrale.
Il Presidente della Fed di Chicago Charles Evans, solitamente cauto, interverrà durante una discussione sul debito governativo statunitense. L’evento avrà inizio alle 17:15 ET.
4. L’AIE prevede una lenta ripresa dei prezzi
L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha dichiarato che i prezzi riprenderanno lentamente a salire. Nel report “World Energy Outlook” dell’AIE pubblicato stamane, si legge che la decisione dell’OPEC di non ridurre la produzione di greggio potrebbe comportare un periodo di prezzi bassi che però si riavvicineranno agli 80 dollari al barile nel 2020.
Il greggio USA sale di 10 centesimi, o dello 0,23% a 43,97 dollari al barile, mentre il Brent è in calo di 5 centesimi, o dello 0,11% a 47,87 dollari al barile.
5. Il dollaro resta vicino al massimo di 7 mesi
Il dollaro è stabile vicino al massimo di sette mesi contro il paniere delle altre principali valute questo martedì, supportato dalle speranze di un aumento dei tassi statunitensi a dicembre da parte della Federal Reserve.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 99,19, non lontano dal massimo di sette mesi di venerdì di 99,29.
Intanto, l’euro resta sotto pressione dopo la notizia riportata ieri da Reuters secondo cui la Banca Centrale Europea potrebbe tagliare ulteriormente il tasso di deposito durante il vertice di dicembre.