MILANO (Reuters) - MILANO, 6 novembre (Reuters) - Seduta all'insegna di una moderata debolezza per il secondario italiano, che paga lo scontro in atto tra Roma e Bruxelles sulla manovra oltre ai dati deludenti relativi al settore servizi, che come quelli della manifattura di mostrano una contrazione per la prima volta da oltre due anni.
** Dalla riunione dell'Eurogruppo di ieri non sono emersi segnali di superamento dello stallo tra Italia e Unione europea, ma si sono invece riaccesi i timori che i piani espansivi di Roma siano una minaccia per l'intero sistema dell'euro.
** I ministri delle Finanze della zona euro hanno chiesto all'Italia di modificare la manovra 2019 entro la scadenza fissata dalla Commissione per la prossima settimana -- il 13 novembre -- e di rispettare le regole dell'Unione europea, ma Roma è rimasta ferma sulle proprie posizioni dicendo che i piani non cambieranno.
** In mattinata il ministro Tria ha sottolineato che il governo italiano e la Commissione europea hanno differenti punti di vista sulla manovra per il 2019 ma che le discussioni continueranno. Immediata la replica del commissario agli Affari economici Moscovici, che ha detto di aspettarsi una risposta forte e precisa dall'Italia sui rilievi mossi dall'esecutivo Ue. Se non ci sarà un accordo, ha affermato, l'Italia potrebbe essere sottoposta a sanzioni.
** Le vendite sulla carta italiana sono contenute dalla sostanziale assenza di nuove informazioni, sottolineano comunque gli analisti. "L'Italia ha segnalato che non si muoverà dai suoi programmi, il che indicherebbe un'ulteriore intensificazione di questo standoff", commenta Benjamin Schroeder di ING. Per lo strategist le quotazioni dei Btp trovano sostegno nelle speculazioni che le banche italiane possano beneficiare nuovamente da prestiti a basso prezzo grazie a nuovi Tltro della la Banca centrale europea. Tuttavia Jan Smets, governatore della National Bank del Belgio, ieri in un'intervista a Cnbc ha minimizzato questa ipotesi.
** Nel complesso i mercati della zona euro oggi sono ingessati dall'attesa per l'esito delle elezioni di 'midterm' Usa.
** A penalizzare i titoli italiani contribuisce anche la debole lettura del Pmi servizi di ottobre, sceso a 49,2 da 53,3 di settembre, al di sotto della soglia di 50 che separa crescita da contrazione. Le attese erano per un più contenuto calo a 52.
** "E' un mercato sempre molto sottile e volatile, che si muove sulle indiscrezioni e dichiarazioni che arrivano da Bruxelles e dai nostri politici. Oggi i dati Pmi hanno dato un'ulteriore spinta", commenta un operatore, sottolineando come con l'apertura delle urne americane e dei mercati Usa anche il secondario europeo potrebbe prendere una direzione più precisa.
** A livello di zona euro gli indici dei direttori di acquisto, sia quello composito sia quello del settore servizi, sono migliorati nella lettura finale rispetto alla stima flash.