Secondo Keith Wade l’intesa di lungo termine su temi chiave come i diritti sulla proprietà intellettuale è ancora lontana e nel 2019 potrebbero nascere nuove tensioni tra Cina e USA.
Il 2018 era iniziato in modo piuttosto tonico per i mercati finanziari. Ma da febbraio il vento ha cominciato a cambiare. Dapprima sono state le preoccupazioni sulle maggiori aspettative di inflazione negli Stati Uniti a scatenare la correzione delle Borse poi, in primavera, ha cominciato a divampare la guerra commerciale tra Washington e Pechino. I timori che i dazi sul commercio potessero intralciare il cammino della crescita che, peraltro, cominciava a mostrare i primi segnali di rallentamento, hanno accompagnato gli investitori e il management aziendale negli ultimi mesi determinando un clima di sfiducia generalizzato sulle prospettive dell’economia per il 2019.
L’INCONTRO TRA TRUMP E XI
In quest’ottica, l’incontro tra il presidente statunitense Donald Trumo e quello cinese Xi Jinping in occasione del G20 a Buenos Aires, veniva considerato di fondamentale importanza per comprendere quale piega potesse prendere l’evoluzione dei dazi commerciali tra le due principali potenze economiche mondiali. Ebbene, come ormai è noto, l’incontro si è concluso in termini positivi che scongiurano quantomeno un’escalation della trade war all’avvio del nuovo anno...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Schroders (LON:SDR)