Alle quotazioni attuali alcune valute cominciano ad essere attraenti. Tra queste il peso messicano, il rand sudafricano, il rublo russo, la lira egiziana e il ringgit malese.
La scorsa settimana, caratterizzata dalle turbolenze che hanno interessato le Borse e i mercati obbligazionari di tutto il mondo, è passata sotto traccia la sostanziale tenuta delle principali valute emergenti sia rispetto all’euro e sia, soprattutto, rispetto al dollaro americano. A parte il peso colombiano (-1,9% rispetto al biglietto verde), il peso cileno (-1,3%) e lo yuan cinese (-0,6%), tutte le altre principali monete dei paesi in via di sviluppo sono rimaste stabili o, addirittura, si sono apprezzate, sui mercati valutari.
BILANCIO IN ROSSO DA INIZIO ANNO
Certo, il bilancio da inizio anno resta ancora ampiamente in rosso rispetto al dollaro. Basti pensare, solo per citare i casi più evidenti, che il peso argentino è ancora in calo del 47,9% rispetto al fixing del 1 gennaio con il biglietto verde, la lira turca del 36%, il rand sudafricano del 14,4%, la rupia indiana del 13,3%, il rublo russo del 13% e il real brasiliano del 12,2%. Resta però il fatto che la resilienza dimostrata dalle divise emergenti la scorsa settimana lascerebbe intuire che forse il peggio è alle spalle...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge