Investing.com - Il Bitcoin e le altre valute virtuali salgono questo venerdì, il Parlamento dell’Unione Europea ha appoggiato la decisione di chiedere alle piazze di criptovalute di applicare norme sulla verifica dei clienti alle loro piattaforme.
La decisione è passata con 574 voti a favore,15 contrari e 60 astenuti. In base alla norma, piazze, piattaforme e fornitori di portafogli dovranno applicare procedure di due diligence al fine di contrastare il riciclaggio di denaro. La verifica dei clienti fa parte di queste procedure. Le norme inoltre ridurranno la quantità richiesta per identificare i possessori di carte prepagate da 250 euro a 150 euro.
Le misure sono state introdotte in risposta agli attentati terroristici del 2015 e del 2016 a Parigi e Bruxelles, secondo quanto reso noto dai funzionari.
“I criminali usano l’anonimato per riciclare i loro proventi illeciti o per finanziare il terrorismo”, ha spiegato Krisjanis Karins, membro del Parlamento Europeo. “Questa norma contribuisce a risolvere la questione delle minacce ai nostri cittadini ed al settore finanziario, consentendo un accesso maggiore alle informazioni riguardanti le persone che stanno dietro alle aziende ed inasprendo le leggi che regolano le valute virtuali e le carte prepagate anonime”.
Il Bitcoin si attesta a 8.529,40 dollari, con un balzo del 3,27% alle 9:10 ET (13:10 GMT) sul Bitfinex.
Anche le altre principali criptovalute sono in salita, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un’impennata dell’8,00% a 590,29 dollari sul Bitfinex. Il Ripple, la terza principale valuta virtuale, schizza alle stelle con +16,43% a 0,86387 dollari, mentre il Litecoin si attesta a 137,60 dollari, con un rimbalzo del 6,53%.
Tra le altre notizie, JPMorgan (NYSE:JPM) starebbe testando una piattaforma blockchain per emettere servizi finanziari con la National Bank of Canada. La piattaforma è stata costruita utilizzando Quorum, una blockchain open-source sviluppata da JPMorgan. Le banche sperano di usare la tecnologia alla base delle criptovalute per ottimizzare i processi bancari come i pagamenti trans-nazionali e i sistemi di regolamento.