Secondo quanto affermato in un post sui social media, Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (Bce) di Francoforte, spera di fermare il cambiamento climatico revisionando l'intera economia, arrivando a eliminare completamente il denaro contante.
Secondo altri post simili, la Bce starebbe pensando di sostituire completamente i contanti con la moneta digitale attraverso un progetto in fase di studio.
Un post su X descrive il presunto provvedimento come la più grande "truffa" del pianeta. In realtà, l'unica truffa è ciò che si afferma in questi post, dato che il loro contenuto è falso.
Nel video allegato, Lagarde parla effettivamente di rivalutare l'uso dei contanti per migliorare la nostra carbon footprint, ma le sue parole sono state estrapolate dal contesto. La presidente non ha mai detto di voler eliminare del tutto il contante.
Uno sguardo ai piani climatici della Bce (pubblicati sul sito web all'inizio del 2024) chiarisce che Lagarde si stava riferendo agli sforzi volti a rendere il sistema finanziario più rispettoso dell'ambiente, e non a eliminare del tutto il contante.
The tweets take Lagarde's words out of context Euronews
Nell'ambito dei suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio entro il 2030, la Bce lavorerà per "includere principi di eco-design per le future serie di banconote in euro e per includere considerazioni sull'impronta ambientale c
Secondo il Piano sul clima e sulla natura 2024-2025, la Banca centrale europea prevede di produrre banconote in cotone biologico entro il 2027.
Altre misure che la Banca sta adottando nell'ambito dei suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio comprendono un'analisi più approfondita dell'impatto degli eventi meteorologici estremi sull'inflazione e sul sistema finanziario, e l'esame di come la distruzione e il degrado della natura influiscano sull'economia.
Lo scorso dicembre, la Bce ha pubblicato uno studio sull'impronta ambientale dell'utilizzo dei contanti. Dall'indagine è emerso che l'impronta media dei pagamenti mediante banconote nel 2019 è stata pari a 101 micropunti per cittadino dell'area dell'euro.
Ciò equivale a guidare un'auto per otto chilometri, o allo 0,01 per cento dell'impatto ambientale totale delle attività di consumo annuali da parte di un cittadino europeo.
Per fare un paragone, produrre una maglietta di cotone e lavarla una volta alla settimana per un anno equivale a percorrere 55 chilometri, mentre la quantità di bottiglie d'acqua prodotte e consumate da un cittadino in un anno equivale a percorrerne 272, secondo la Bce.
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I principali fattori che contribuiscono all'impronta ambientale delle banconote includono il consumo di energia degli sportelli automatici, il loro trasporto, il trattamento da parte delle banche centrali nazionali, la produzione della carta e i sistemi di autenticazione delle banconote nei negozi.
La Bce ha anche chiarito di voler rendere le banconote in euro più ecologiche possibile, garantendo allo stesso tempio la disponibilità e la piena accettazione del contante.
Non c'è evidenza della volontà di eliminare definitivamente il contante o sostituirlo completamente con l'euro digitale.
Cos'è l'euro digitale
Nell'ottobre 2021, la Bce ha avviato una fase di studio sulla possibilità di emettere una moneta digitale della Banca centrale, nota come "euro digitale", per mettere a disposizione un'ulteriore forma di valuta nell'area dell'euro.Nel giugno 2023, la Commissione europea ha gettato le basi per un quadro giuridico che potrebbe aprire la strada alla Bce per rendere l'euro digitale una realtà. Tuttavia, il progetto è ancora in fase di studio.
L'euro digitale sarebbe una moneta pubblica emessa dalla Banca centrale che, a differenza dei depositi bancari o delle criptovalute, non comporta rischi finanziari. È destinato a essere più un equivalente elettronico del denaro contante che qualcosa di paragonabile a una criptovaluta.
I funzionari dell'Ue hanno sottolineato che integrerebbe i pagamenti in contanti, senza sostituirli.
Sarebbe utilizzabile liberamente in tutta l'eurozona, composta da 20 dei 27 Stati membri dell'Ue, per tutte le spese quotidiane.