Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 6 aprile:
1. Atteso il vertice Trump-Xi
Oggi i riflettori sono tutti puntati sull’attesissimo vertice bilaterale tra il Presidente USA Donald Trump ed il Presidente cinese Xi Jinping che avrà inizio oggi presso la tenuta di Trump di Mar-a-Lago, in Florida.
Durante il vertice di due giorni si affronteranno le divergenze in tema commerciale e sulla Corea del Nord.
Trump ha criticato le politiche economiche cinesi, ed ha accusato il paese di manipolare la propria valuta proprio nel suo primo giorno alla Casa Bianca, ma da allora l’argomento non è stato più toccato.
2. Verbali Fed
Intanto, gli investitori stanno ancora esaminando i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve relativamente rialzisti.
I vertici hanno mostrato che secondo gran parte dei membri la banca centrale statunitense inizierà a ridurre il bilancio da 4,5 mila miliardi di dollari nel corso dell’anno.
Il prossimo vertice della Fed è previsto per il 2-3 maggio. Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la possibilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice di giugno è intorno al 55%.
3. Draghi conferma i suoi toni cauti
Il Presidente della BCE Mario Draghi ha dichiarato che la banca non intende riconsiderare la politica monetaria in corso, con gli attuali tassi di interesse ed il programma di acquisti in corso.
Draghi ha ribadito che l’attuale politica monetaria è appropriata e che la banca ha bisogno di ricevere dei segnali più chiari di avvicinamento agli obiettivi di inflazione prima di effettuare modifiche alla politica.
L’euro è crollato al minimo di tre settimane di 1,0629 contro il dollaro dopo le dichiarazioni di Draghi. Prima il cambio (EUR/USD) era a 1,0660.
4. Continuano a svanire le speranze di uno stimolo fiscale negli USA
Continuano a crescere dubbi sulla fattibilità dell’agenda di riforme promessa in campagna elettorale da Trump dopo le ultime notizie che giungono da Washington.
Paul Ryan, portavoce della Camera dei Rappresentanti, ha dichiarato ieri che non c’è accordo sulla riforma fiscale e che per portarla a termine ci vorrà più di quanto impiegato per ultimare la riforma sulla sanità.
La possibilità di una riforma fiscale è stato uno dei motori che hanno spinto l’impennata post elettorale, insieme alle promesse di una maggiore deregulation e spesa in infrastrutture.
5. Principali piazze mondiali sottotono.
I future dei mercati azionari USA puntano ad un’apertura poco mossa questo giovedì mattina, in vista del vertice tra il Presidente cinese Xi Jinping ed il Presidente USA Trump che avrà inizio domani.
Wall Street ha invertito la tendenza e ha chiuso in calo ieri, con l’indice Dow che ha registrato la maggiore inversione intraday degli ultimi 14 mesi, dopo il rilascio dei verbali della Fed, in cui si evince l’apprensione della banca per un possibile sopravvalutazione del mercato azionario.
L’indice del dollaro USA è in stabile a 100,50 nella prima mattinata newyorkese, mentre il rendimento dei Titoli del Tesoro USA a 10 anni è stabile al 2,35%.
In Europa, i titoli azionari sono in calo, con il DAX tedesco in calo dello 0,5%%, ed il FTSE100 britannico è in calo dello 0,6%.
In Asia i mercati hanno chiuso misti, con l’indice Shanghai Composite che sale dello 0,3% ed il nipponico Nikkei che crolla dell’ 1,5%.