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Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Pubblicato 15.02.2018, 11:21
Aggiornato 15.02.2018, 11:21
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo giovedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 15 febbraio:

1. Prosegue l’impennata dei mercati globali

Le borse globali continuano a salire, sulla scia dell’impennata di questa settimana, con gli investitori che sembrano aver accolto senza problemi i dati positivi sull’inflazione USA.

I mercati asiatici hanno chiuso perlopiù al rialzo, con un’impennata dell’1,4% dell’indice Nikkei 225 e di quasi l’1,8% dell’indice Hang Seng di Hong Kong, sebbene i volumi degli scambi nella maggior parte della regione siano rimasti limitati per via dell’imminente festività del Capodanno Lunare.

In Europa, le borse registrano solidi guadagni, incoraggiate dalla forza dei mercati oltreoceano. In Germania, l’indice DAX balza dell’1%.

A Wall Street, i future dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo e l’indice Dow si avvia a segnare il quinto giorno in salita consecutivo, con il mercato azionario che continua a riprendersi dal tonfo di inizio mese.

I future Dow schizzano di quasi 290 punti, o dell’1,2%, mentre i future S&P 500 salgono di 22 punti, o dello 0,8%. I future Nasdaq 100 sono in salita di 50 punti, o dello 0,8%.

Wall Street ha visto un’impennata ieri, con i tre principali indici che sono schizzati di oltre l’1%.

2. Rendimento dei Buoni del Tesoro ancora in salita, Buoni a 10 anni USA al 2,95%

Il rendimento dei Buoni del Tesoro USA prosegue l’impennata di quest’anno, con i Buoni del Tesoro a 10 anni di riferimento al massimo intraday del 2,944%, un livello che non si registrava dal gennaio 2014. Si è poi attestato al 2,930%, su di 1,7 punti base, o dello 0,6%.

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Il rendimento dei buoni a 10 anni non supera il 3% dalla fine del 2013 e secondo alcuni investitori questo livello verrà testato nelle prossime settimane. Ha iniziato l’anno al 2,4%.

Il rendimento dei buoni a 7 anni ha toccato il massimo del 2,877%, il massimo dall’aprile 2011, mentre il rendimento dei buoni a 5 anni ha raggiunto il massimo del 2,687%, un livello registrato l’ultima volta nell’aprile 2010.

Se il rendimento dovesse continuare a salire, sicuramente ricomincerà a pesare sui titoli azionari. L’aumento del rendimento dei bond può pesare sulla domanda di asset considerati più rischiosi, come i titoli azionari, soprattutto quando il rendimento supera quello dei titoli azionari.

3. Il dollaro rimane sulla difensiva

Il dollaro resta sulla difensiva, toccando un nuovo minimo di 15 mesi contro lo yen, nonostante le aspettative di aumenti più rapidi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, tra i timori per l’aumento del deficit fiscale.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,3% a 88,62, dopo essere sceso dello 0,6% ieri nonostante i dati positivi sull’inflazione.

Contro lo yen, il dollaro ha raggiunto il minimo di 106,18, il minimo dal novembre 2016. La valuta statunitense ha poi recuperato in parte le perdite attestandosi in calo dello 0,5% a 106,45.

Nel frattempo, l’euro sale dello 0,3% a 1,2485, dopo aver segnato precedentemente il massimo di 10 giorni di 1,2510.

Nel corso della giornata sono previsti altri attesissimi dati sull’inflazione statunitense. Il Dipartimento per il Commercio pubblicherà i dati sull’indice dei prezzi alla produzione relativi al mese di gennaio alle 8:30 ET (13:30 GMT).

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In programma anche i dati sulle condizioni del settore manifatturiero nelle regioni di Philadelphia e New York nonché i report sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e sulla produzione industriale.

4. Il Bitcoin si avvicina ai 10.000 dollari

Il Bitcoin torna vicino ai 10.000 dollari, la valuta digitale continua a riprendersi dai forti selloff di inizio mese. Il prezzo è salito stabilmente dopo i commenti dei regolatori USA in occasione dell’udienza al Senato della settimana scorsa che sono stati più positivi del previsto.

Il Bitcoin schizza dell’8% a 9.508 dollari, il massimo dal 1° febbraio. Il prezzo registra un rimbalzo del 19% sulla settimana, dopo essere crollato al minimo di oltre due mesi di 6.000 dollari il 6 febbraio.

Anche le altre principali criptovalute sono in salita, con l’Ethereum, la seconda più importante valuta digitale al mondo per capitalizzazione di mercato, che segna un’impennata del 5% a 904 dollari.

La terza principale criptovaluta, il Ripple, schizza del 6% a 1,0707 dollari.

Intanto, il Litecoin subisce un’impennata per il secondo giorno consecutivo, rimbalzando di un altro 20% a 218 dollari, il massimo dal 15 gennaio.

5. Il prezzo del greggio continua a salire dopo aver registrato la giornata migliore degli ultimi mesi

Il prezzo del greggio sale ancora, dopo aver visto l’aumento giornaliero maggiore in oltre due mesi ieri, tra le scorte statunitensi che sono salite meno del previsto e le parole del Ministro per l’Energia saudita Khalid al-Falih secondo cui i principali produttori preferirebbero un mercato più duro rispetto ad una chiusura troppo anticipata dei tagli alla produzione.

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I future del greggio USA WTI salgono dello 0,7% a 61,01 dollari al barile, sulla scia del balzo del 2,4% di ieri, l’aumento giornaliero maggiore dal 26 dicembre.

I future del greggio Brent sono scambiati a 64,50 dollari al barile, su dello 0,2%, dopo l’impennata del 2,6% di ieri.

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