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Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 30.10.2017, 10:19
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 30 ottobre:

1. Borse globali miste, cautela in vista di una settimana densa di eventi

L’impennata delle borse globali mostra segni di cedimento, con una pausa almeno momentanea dell’ottima performance di questo mese: gli investitori sono cauti in vista di una settimana densa di notizie da parte delle banche centrali.

I mercati dell’Asia Pacifica hanno chiuso misti, con gli investitori che assimilano i risultati trimestrali delle aziende della regione. Spicca l’indice nipponico Nikkei che ha chiuso pressoché invariato ma vicino al massimo dalla metà del 1996, dopo essere schizzato dell’8% finora ad ottobre.

In controtendenza invece i titoli azionari cinesi, con l’indice Shanghai Composite che si avvia a segnare la giornata peggiore dall’11 agosto. Gli esperti danno la colpa al calo sul mercato dei bond cinesi nei crescenti timori per il deleverage del settore finanziario della nazione.

In Europa, borse e indici sono cauti, dal momento che una nuova serie di report sugli utili del terzo trimestre ha spinto i titoli delle compagnie in direzioni diverse. L’indice tedesco DAX resta vicino al massimo storico della scorsa settimana, mentre in Spagna l’IBEX 35 rimbalza di oltre l’1% nella riduzione dei timori per la crisi catalana.

A Wall Street, i titoli USA puntano ad un’apertura debole con i trader che aspettano i report sugli utili per capire come influiranno sui mercati. Venerdì, i titoli azionari USA sono saliti, con l’indice Nasdaq composite legato al settore tech che è schizzato al massimo storico dopo i report trimestrali di tre dei colossi mondiali del tech.

2. Il Brent continua a salire sopra i 60 dollari, prosegue l’impennata del greggio

Il prezzo del greggio inizia la settimana al rialzo, con il riferimento globale che continua a superare i 60 dollari al barile e il riferimento USA al massimo di quasi otto mesi.

Il prezzo prosegue l’impennata della scorsa settimana, tra le speculazioni che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e gli altri principali produttori decidano di estendere l’accordo sul taglio alla produzione fino alla fine del prossimo anno.

I future del greggio Brent salgono al massimo intraday di 60,54 dollari al barile, il massimo dal luglio 2015, prima di attestarsi a 60,35 dollari nei primi scambi.

Intanto, i future del greggio West Texas Intermediate (WTI) toccano il massimo della seduta di 54,18 dollari, un livello che non si registrava dal 1° marzo. Si sono poi attestati a 53,90 dollari.

3. Riflettori sull’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed

I trader attendono una serie di dati economici statunitensi per valutare la forza della principale economia mondiale e come influiranno sulla posizione della Federal Reserve in merito alla politica monetaria.

Gli Stati Uniti pubblicheranno i report sui redditi e le spese personali relativi al mese di settembre, compresi i dati sull’indice PCE, l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed, alle 8:30 ET (12:30 GMT).

Attesa inoltre la decisione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump questa settimana su chi sostituirà Janet Yellen come presidente della Fed al termine del suo mandato a febbraio; secondo voci di corridoio, la scelta ricadrà sul Governatore della Fed Jerome Powell.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende a 94,61, staccandosi dal massimo di tre mesi della settimana scorsa. Il rendimento dei Buoni del Tesoro scende mentre a Wall Street aumentano le aspettative sulla candidatura di Powell.

Powell è considerato meno interventista rispetto all’economista dell’Università di Stanford John Taylor, un altro candidato alla guida della banca centrale.

4. Il prezzo del Bitcoin segna un nuovo massimo storico sopra i 6.300 dollari

Il prezzo del Bitcoin tocca un nuovo massimo storico sopra i 6.300 dollari, con i trader che continuano a scegliere la valuta digitale, facendo passare in secondo piano la recente fork sulla sua blockchain.

La valuta digitale schizza al massimo di 6.345 dollari, superando il precedente record di 6.150 dollari segnato all’inizio del mese. Il prezzo si è poi attestato a 6.200 dollari.

La performance del Bitcoin è stata straordinaria nel 2017, con un’impennata di oltre il 500% finora quest’anno.

5. Prime accuse nell’indagine Trump-Russia

L’indagine sulla possibile interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali USA del 2016 entrerà in una nuova fase quest’oggi, quando le prime accuse emerse dall’indagine potrebbero essere rese note ed un accusato potrebbe essere arrestato.

L’accusa potrebbe costituire una svolta decisiva nelle indagini del consulente speciale Robert Mueller sulla presunta interferenza russa nella corsa alle elezioni 2016 e sui possibili legami con i funzionari della campagna del Presidente Donald Trump.

Trump ha negato le accuse di collusione con i russi ed ha definito l’indagine “una caccia alle streghe” in una serie di tweet ieri.

I nuovi sviluppi giungono mentre i Repubblicani alla Camera preparano la riforma fiscale, che dovrebbe essere annunciata mercoledì.

I Repubblicani alla Camera e al Senato stanno velocizzando le pratiche per l’approvazione delle riforme fiscali prima della festa del Ringraziamento USA del 23 novembre, l’appianamento delle divergenze a dicembre e l’invio della versione finale a Trump prima di gennaio per consegnare infine al presidente la sua prima grande vittoria legislativa.

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