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Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì

Pubblicato 09.02.2018, 12:03
Aggiornato 09.02.2018, 13:03
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo venerdì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 9 febbraio:

1. Il Congresso USA approva il bilancio e mette fine al blocco amministrativo

Il Congresso USA è riuscito ad approvare l’accordo sul bilancio a due anni stamane, mettendo fine al breve blocco delle attività amministrative iniziato a mezzanotte, quando i legislatori non hanno rispettato la scadenza dei finanziamenti.

L’accordo aumenta le spese federali di quasi 300 miliardi di dollari, sospendendo il tetto del debito per un anno, ed è stato approvato per 240 voti a 186 alla Camera in seguito alla precedente approvazione da parte del Senato (per 71 a 28).

Dal momento che il Presidente USA Donald Trump ha già promesso di firmare la proposta, la misura ripristinerà i finanziamenti prima che la maggior parte degli impiegati governativi arrivino al lavoro e prima dell’apertura dei mercati finanziari.

2. Borse in ripresa dopo il crollo da record

Questa settimana è stata dura per i titoli azionari, con il selloff della scorsa seduta che ha portato l’indice Dow a registrare il terzo crollo di oltre 500 punti degli ultimi cinque giorni, avviandosi a segnare il calo settimanale peggiore dall’ottobre 2008.

Sia l’indice Dow che l’indice S&P 500 sono entrati ufficialmente in territorio di correzione essendo entrambi crollati di oltre il 10% dai massimi del 26 gennaio.

L’aumento del rendimento dei Buoni del Tesoro USA sulla scia dei dati economici incoraggianti è considerato tra le ragioni dello spostamento di capitale dai titoli azionari verso i bond.

Al momento, i future USA puntano ad una ripresa all’apertura di questo venerdì. Alle 6:00 ET (11:00 GMT) i future Dow blue chip salgono di 128 punti, o dello 0,53%, i future S&P 500 vanno su di 19 punti, o dello 0,17% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 45 punti, o dello 0,72%.

Questa mattina, le borse asiatiche hanno risentito del panico, seguendo a ruota Wall Street. In particolare, l’indice cinese Shanghai Composite ha chiuso con un crollo del 4%, il più alto in quasi due anni, riducendo il crollo del 6% segnato all’apice del selloff asiatico. Anche l’indice nipponico Nikkei 225 è sceso in picchiata, chiudendo a -2,3%.

Tuttavia, le borse europee sono riuscite a registrare rialzi limitati ieri, riprendendosi dai selloff registrati a Wall Street e in Asia, sebbene i future USA puntino ad un lieve rialzo.

3. Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA si stacca dal livello del 3%

Gli investitori comprano Buoni del Tesoro a 10 anni USA questo venerdì, con il rendimento che si stacca dal massimo di quasi quattro anni. Il prezzo dei bond ha un andamento inverso rispetto al rendimento.

Gli analisti sono stati preoccupati per il livello psicologico del 3% segnato dai Buoni del Tesoro a 10 anni, che potrebbe spingere gli investitori a spostare il denaro dai titoli azionari verso investimenti rifugio.

Gli esperti suggeriscono che i dati economici incoraggianti hanno aumentato il rischio di inflazione, alimentando i timori che la Federal Reserve possa essere costretta ad essere più aggressiva nell’inasprire la politica monetaria.

4. Il greggio si avvia a segnare un crollo settimanale di oltre il 7%, timori per la produzione

Il riferimento USA segna un calo per la sesta seduta consecutiva questo venerdì e si avvia a registrare un crollo settimanale di circa il 7,5%, mentre gli investitori temono che l’aumento della produzione possa vanificare gli sforzi dell’OPEC di ridurre la produzione e riportare il mercato in equilibrio.

L’Iran ha annunciato l’intenzione di aumentare la produzione entro i prossimi quattro anni di almeno 700.000 barili al giorno.

La notizia va ad aggiungersi al report di questa settimana della U.S. Energy Information Administration (EIA) secondo cui la produzione petrolifera statunitense ha raggiunto il massimo storico di 10,25 milioni di barili al giorno, superando quella dell’Arabia Saudita, il principale produttore OPEC.

Nel corso della giornata, gli investitori avranno maggiori dettagli sulla produzione di petrolio da scisto USA con il report settimanale di Baker Hughes sul numero di impianti di trivellazione attivi.

I future del greggio USA scendono dello 0,98% a 60,55 dollari alle 6:01 ET (11:01 GMT), mentre il greggio Brent è in calo dello 0,65% a 64, 39 dollari.

5. Il calo dell’inflazione cinese fa temere per la perdita di slancio economico

L’inflazione annua dei prezzi al consumo e alla produzione in Cina è scesa come previsto a gennaio, contrariamente ai timori di un aumento delle pressioni sui prezzi come sta succedendo negli Stati Uniti ed in Europa.

I dati fanno temere che la seconda economia mondiale possa stare lentamente iniziando a perdere lo slancio, sebbene gli esperti abbiano avvertito che i dati potrebbero essere distorti per via dell’inizio del Nuovo Anno lunare il 16 febbraio.

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