Ecco le cinque notizie principali da seguire sui mercati finanziari questo giovedì 10 marzo:
1. La BCE dovrebbe annunciare nuove misure di stimolo contro la deflazione
I traders attendono la decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE) prevista alle 12:45 GMT, o alle 7:45 ET, che sarà seguita dalla conferenza stampa con Mario Draghi, a capo della banca centrale della zona euro, alle 13:30 GMT, o alle 8:30 ET.
In generale, si prevede che la BCE tagli il tasso di deposito di 10 punti base a -0,4% ed aumenti il programma di acquisti di stimolo, il cosiddetto quantitative easing, o QE, di 10 miliardi di euro a 70 miliardi di euro al mese, sebbene alcuni esperti dei mercati ritengano che entrambe le modifiche saranno maggiori e verranno introdotti altri stimoli.
In attesa della dichiarazione, l’euro scende contro i principali rivali, con la coppia EUR/USD giù dello 0,18% a 1,0979 alle 10:40 GMT, o alle 5:40 ET, mentre le borse europee sono stabili con alcuni titoli misti. L’Euro Stoxx 50 scende dello 0,10%.
2. La RBNZ annuncia un taglio dei tassi a sorpresa per via dei rischi derivanti dalla Cina
La Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha inaspettatamente abbassato i tassi questa mattina al minimo storico del 2,25%, per via dei rischi derivanti da un indebolimento della crescita in Cina.
Il Governatore della RBNZ Graeme Wheeler ha dichiarato che il gigante asiatico costituisce una delle minacce maggiori all’economia globale.
“Qualsiasi segnale di un forte rallentamento della crescita cinese potrebbe avere implicazioni significative per la crescita globale ed in particolare per la regione dell’Asia-Pacifico”, ha spiegato.
3. L’indice IPC cinese sale al massimo dal 2014; la PBOC potrebbe approvare un equity-debt swap
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) cinese per il mese di febbraio è salito al tasso più veloce dal luglio del 2014, superando le aspettative ed avvicinandosi all’obiettivo di inflazione del 3% fissato dalla banca centrale (PBOC), e potrebbe ridurre le aspettative di ulteriori allentamenti nella seconda economia mondiale.
Intanto, la PBOC starebbe preparando nuovi regolamenti per concedere alle banche commerciali di scambiare NPL con quote di capitale delle compagnie stesse per aumentare l’accesso al credito da parte delle imprese e dare slancio all’economia.
4. Il greggio si stacca dal massimo di 3 mesi
Il prezzo del greggio si stacca dal massimo di 3 mesi di ieri dopo i dati settimanali sulle scorte da cui è emerso che la richiesta di benzina e prodotti raffinati ha superato le attese, mentre le scorte di greggio sono invece schizzate ad un nuovo massimo storico sopra i 520 milioni di barili.
Stamane, i futures del greggio sono crollati dell’1,10%, o di 42 centesimi, a 37,87 dollari alle 10:43 GMT o alle 5:43 ET, mentre il greggio Brent segna un crollo dell’1,46%, o di 60 centesimi, a 40,33 dollari.
5. Borse asiatiche miste, scambi cauti in Europa e USA
Con i riflettori puntati sulla decisione della BCE prevista nel corso della giornata, i mercati azionari asiatici chiudono misti mentre gli scambi negli Stati Uniti ed in Europa sono cauti.
L’indice Nikkei 225 ha chiuso in salita, mentre l’indice Dow Jones Shanghai crolla del 2,05% e l’indice S&P/ASX All Australian 200 scende dello 0,14%.
Alle 10:51 GMT, o alle 5:51 ET, i titoli azionari europei sono scambiati in range stretto, con l’indice Euro Stoxx 50 giù dello 0,07%, l’indice DAX in salita dello 0,02%, l’indice CAC 40 che segna -0,13% e l’indice londinese FTSE 100 che scende dello 0,54%.
I futures dei titoli azionari USA segnano lievi rialzi e, alle 10:54 GMT, o alle 5:54 ET, i futures Dow blue-chip salgono dello 0,04%, i futures S&P 500 segnano +0,13%, mentre i futures Nasdaq 100 sono in salita dello 0,04%.