MILANO, 13 luglio (Reuters) - Il calo del peso degli
azionisti italiani nell'azionariato di Lse
Lamberto Cardia, presidente Consob, torna a esprimere le sue preoccupazioni sul tema proprio nel giorno in cui, ospite di Palazzo Mezzanotte, presenta la sua relazione al mercato.
Cardia premette che il processo di integrazione della Borsa italiana con la piazza londinese deve confrontarsi ora con una competizione più accentuata da parte di piattaforme alternative e di sistemi interni degli intermediari "che spesso beneficiano di asimmetrie regolamentari".
La risposta a queste sfide dovrebbe passare per la salvaguardia di ruolo e prospettive della Borsa italiana di cui Consob "ha più volte segnalato rischi di impoverimento".
Ma "la progressiva riduzione degli intermediari italiani nell'azionariato del gruppo indebolisce notevolmente la possibilità che vengano valorizzate al meglio le competenze e le infrastrutture del mercato italiano", rileva Cardia.
Secondo recenti dati, gli istituzionali italiani hanno circa il 18% di Lse rispetto a un 28% all'indomani della fusione.