Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo lunedì, i timori per la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit, si sono ridotti, incoraggiando il sentimento dei mercati.
Il dollaro resta in forte ribasso contro la sterlina, con la coppia GBP/USD che balza del 2% al massimo di tre settimane di 1,4646.
I timori per la Brexit si sono ridimensionati dopo i due sondaggi pubblicati sabato che hanno mostrato che i favorevoli a restare nell’UE sono tornati in vantaggio rispetto ai contrari, mentre da un terzo sondaggio è emerso un netto aumento dei favorevoli a restare nel blocco di 28 paesi membri.
La campagna per il referendum del 23 giugno è ripresa ieri dopo tre giorni di sospensione in seguito all’omicidio di Jo Cox, deputata britannica favorevole alla permanenza in UE.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,58% al massimo di una settimana e mezzo di 1,1342.
Il biglietto verde resta sotto pressione dopo la decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi invariati la scorsa settimana il numero degli aumenti dei tassi previsti nei prossimi due anni.
Gli investitori attendono ora la testimonianza sulla politica monetaria della Presidente della Fed Janet Yellen in agenda domani e mercoledì.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,30% a 104,49, staccandosi dal minimo di quasi due anni di 103,53 segnato giovedì scorso, mentre la coppia USD/CHF è stabile a 0,9595.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,95% a 0,7465 ed il cambio NZD/USD che balza dell’1,09% a 0,7117.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,67% a 1,2809, il minimo dal 13 giugno.
Le valute legale all’oro nero sono state supportate grazie all’aumento della propensione al rischio che ha spinto il prezzo del greggio questo lunedì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,69% a 93,64, il minimo dal 9 giugno.