MILANO (Reuters) - Seduta all'insegna della lettera oggi a Piazza Affari, sintonizzata al clima di avversione al rischio che deprime gli altri listini europei dopo il lancio di un missile da parte della Corea del Nord.
Il benchmark delle bluechip ha terminato in ribasso dell'1,46% a 21.408 punti, zavorrato da finanziari, Mediaset (MI:MS) ma anche Saipem (MI:SPMI). Più contenute le perdite dell'indice Star delle piccole e medie capitalizzazioni più liquide (-0,64%). Volumi sul mercato per 2,36 miliardi di euro.
Le borse europee hanno lasciato sul terreno un abbondante punto percentuale, penalizzate anche dall'apprezzamento dell'euro, salito oggi sopra 1,20 dollari per la prima volta dal gennaio 2015. Stoxx 600 -1,1%, indice delle blue chip della zona euro cala 1%.
Venduta MEDIASET (-3,6%) in un comparto media molto debole, il secondo peggiore da inizio anno. I titoli del settore risentono dello scivolone di Prosiebensat (-14,7%) dopo l'ennesimo warning sull'andamento della raccolta pubblicitaria, vista debole nel terzo trimestre.
Pesante EXOR (-2,6%) con il mercato che si interroga sull'impatto dell'uragano Harvey su Partner RE, che rappresenta secondo Equita il 34% del Nav del gruppo. Secondo il broker le conseguenze negative dovrebbero essere limitate "anche perché ci risulta che gli eventi catastrofici rappresentino meno del 10% del portafoglio della società di riassicurazione", si legge nel daily odierno. Per un altro primario broker italiano, partendo dalle stime sui costi per le assicurazioni in circolazione, il costo per Partner RE sarebbe equivalente a circa il 3% dell'attuale capitalizzazione di mercato di Exor (MI:EXOR), con implicazioni negative nel breve sul pagamento di dividendi
da parte di Partner RE alla parent company Exor.
Il settore bancario italiano perde oltre il 2% a fronte di un comparto europeo che cede l'1,5%. Secondo un trader, il mercato sta vendendo le azioni che hanno fatto meglio nelle ultime sedute. BANCO BPM (MI:PMII) cala del 3,8%, dopo il rialzo di ieri in attesa della scelta del nuovo partner assicurativo dopo l'uscita di Aviva e Unipol (MI:UNPI). BANCA GENERALI (MI:GASI) -3,2%.
Ancora debole TELECOM ITALIA (MI:TLIT) (-2,7%). Pesa l'assenza di novità sui fronti che potrebbero creare valore, a partire dall'ipotesi scorporo della rete. Bernstein ha abbassato il giudizio a "neutral".
Sotto pressione BANCA INTERMOBILIARE (-9,4%) che ha toccato i minimi dal 19 ottobre dell'anno scorso a 1,13 euro dopo che, secondo indiscrezioni stampa, le offerte in arrivo sarebbero di entità inferiore alle previsioni. In particolare il Messaggero parla di proposte che si basano su una valutazione del 100% di 80 milioni per una banca che capitalizza il doppio.
In controtendenza ELICA che balza di oltre il 3% dopo risultati operativi migliori delle previsioni e la cessione, a sorpresa, della controllata tedesca in perdita.
Secondo Equita "il buon momentum e il reschuffle di portafoglio (anche se non indolore) meritano un rialzo di target price" del 15% a 2,2 euro.
BRUNELLO CUCINELLI ha terminato meglio del mercato, in ribasso dello 0,13% in vista della pubblicazione dei risultati del primo semestre.