Entrata in recessione e il raddoppio del deficit di Bilancio per il 2020. E' il prezzo altissimo che il Regno Unito rischia di pagare in caso di Brexit senza un accordo. Lo sostiene l'Ufficio per la Responsabilità del Budget, ente pubblico indipendente che si occupa di fornire previsioni e analisi delle finanze dello Stato.
L'innalzamento di nuove barriere commerciali con il continente avrebbe un effetto nefasto su fiducia dei consumatori e investimenti, e genererebbe una svalutazione importante della sterlina. Un dato su tutti: Entro la fine del 2020 l'economia del Paese si contrarrebbe del 2%.
Per il ministro delle Finanze britannico, Philip Hammond: "Il rapporto pubblicato stamattina dimostra che anche un no deal soft avrebbe un impatto molto singificativo per la nostra economia, una riduzione molto significativa delle entrate fiscali e un forte aumento del debito. Una Brexit senza accordo, insomma, significherebbe recessione"
"Il rapporto pubblicato stamattina dimostra che anche un no deal soft avrebbe un impatto molto singificativo per la nostra economia, una riduzione molto forte delle entrate fiscali e un deciso aumento del debito. Una Brexit senza accordo significherebbe recessione"Philip Hammond: Ministro delle Finanze britannico
Entrambi i candidati alla successione di Theresa May a Downing Street, Boris Johnson e Jeremy Hunt, dicono di essere disposti a ricorrere al no deal se necessario, ma tacciono sui costi dell'operazione che, sempre secondo l'ufficio del budget, potrebbe aggirarsi intorno ai 33 miliardi di euro l'anno di maggior debito. una prova molto dura per i conti del Regno. "Anche nella sua versione piu' radicale - aggiunge Hammond - una Brexit senza accordo avrebbe conseguenze ancora piu' pesanti e la recessione sarebbe ancora piu' violenta".
Il Regno Unito dovrà lasciare l'Unione senza un accordo il 31 ottobre. La camera è chiamata a pronunciarsi su una proposta che renderebbe molto piu' difficile al prossimo Premier seguire la strada del no deal, sospendendo i poteri del Parlamento.