di Francesco Guarascio
BRUXELLES (Reuters) - Il presidente eletto della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sta aspettando che l'Italia proponga il suo candidato prima di decidere la composizione del nuovo esecutivo del blocco e le posizioni economiche chiave, secondo quanto riferito da alcuni funzionari Ue.
Distratta dai colloqui per formare un nuovo governo dopo la crisi politica estiva, l'Italia è l'unico membro del blocco che deve ancora presentare un candidato per la prossima Commissione. La Gran Bretagna ha affermato che non nominerà un commissario in quanto prevede di lasciare l'Unione.
Tra le posizioni chiave che dovranno essere ricoperte c'è la carica di commissario per gli Affari economici, attualmente divisa tra due persone, il cui mandato di cinque anni termina il 31 ottobre.
La scelta di questo commissario indicherà se la nuova Commissione spingerà per una maggiore spesa pubblica e si concentrerà meno sul pareggio di bilancio, che alcuni vedono come necessario dato lo stallo della crescita in Germania, maggiore economia europea e membro storicamente ostile alle politiche di bilancio espansive.
Immediatamente dopo il vertice Ue di luglio, in cui von der Leyen è stata scelta a capo della nuova commissione, il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha dichiarato che a Roma era stata offerta la carica di Commissario europeo per la concorrenza.
Oggi un funzionario dell'Ue ha affermato che le decisioni finali sulle nomine dipenderanno dal nome presentato da Roma, un 'peso massimo' politico nel blocco che è destinato a diventare la terza economia dopo l'uscita della Gran Bretagna.
Alcuni funzionari italiani hanno affermato che un candidato potrebbe essere annunciato nelle prossime ore, aggiungendo che il ministro degli Esteri Enzo Moavero e l'ex primo ministro Paolo Gentiloni sono tra le scelte più probabili, sempre che si formi un nuovo governo.
A ogni Stato membro spetta un commissario ma la nomina resta nelle mani del presidente della Commissione.
I candidati scelti da von der Leyen saranno esaminati dal Parlamento europeo, che deve accettare o respingere l'intera Commissione prima che entri in carica a novembre.