Anche Christine Lagarde, designata per succedere a Draghi alla Bce, pur apprezzando le politiche monetarie non ortodosse per sostenere la crescita, avverte sulle possibili conseguenze
I tassi di interesse zero o negativi decisamente non dispiacciono ai mercati obbligazionari globali. Soprattutto perché politiche monetarie che puntano a ulteriori allentamenti, a cominciare dalla Federal Reserve di Jay Powell fino alla Bce dove Mario Draghi si prepara a cedere il timone alla direttrice del Fondo Monetario Christine Lagarde, vogliono dire aspettative di prezzi in rialzo e rendimenti in calo. Un fenomeno che interesserà anche la parte lunga della curva dei rendimenti, sia del debito sovrano che delle altre obbligazioni, investment grade e anche high yield. La stessa Lagarde ha più volte nelle scorse settimane, a partire dallo Spring Meeting del Fondo a Washington, manifestato apprezzamento per i tassi zero o negativi adottati da Bce e Banca del Giappone, definendoli come ‘net positives’ vale a dire fattori positivi netti, almeno nelle attuali circostanze. Ma ha anche aggiunto che le conseguenze collaterali delle politiche ‘non ortodosse’ adottate dalle banche centrali per sostenere la ripresa economica globale, dovranno essere attentamente monitorate.
I TASSI ZERO NON POSSONO ESSERE L’UNICA RISPOSTA AL RALLENTAMENTO GLOBALE
A che cosa si riferisce l’avvertimento della presidente in pectore della Bce? Lagarde ha avvertito che si tratta di uno stato di allerta e non di allarme. E ha aggiunto che la politica monetaria non può continuare a rappresentare a tempo indeterminato “l’alfa e l’omega” della ripresa mondiale, che prima o poi dovrà trovare sostegno in misure appropriate di politica economica. Vale a dire, per quanto riguarda l’Eurozona, politiche in grado di sostenere l’aumento dell’occupazione, con maggiori investimenti in infrastrutture e in innovazione. Ma ci sono anche altre ragioni per vedere nel lungo termine conseguenze non positive dei tassi zero o negativi. Tra queste, molti esperti citano il fatto che il sistema previdenziale globale si fonda sugli investimenti degli istituti assicurativi pubblici e privati. Istituti che sono vincolati proprio dal loro mandato a impiegare le proprie risorse in strumenti di debito ‘investment grade’, proprio quelli sui quali si fanno più sentire gli effetti dei tassi zero o negativi...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge