Investing.com - I futures dell’oro sono in salita questo martedì, nell’apprensione la situazione della Grecia che potrebbe uscire dalla zona euro se alle elezioni previste per la fine del mese dovesse vincere la Syriza, il partito anti austerità di estrema sinistra.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a febbraio salgono di 5,80 dollari, o dello 0,48% a 1.208,80 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, dopo aver toccato il massimo giornaliero di 1.211,80 dollari.
Venerdì, l’oro è salito di 17,80 dollari o dell’1,5%, a 1.204,00 dollari l’oncia troy.
I futures troveranno supporto a 1.177,80 dollari, il minimo dal 5 gennaio, e resistenza a 1.213,90 dollari, il massimo dal 18 dicembre.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo subisce un’impennata di 10,0 centesimi, o dello 0,62%, a 16,31 dollari l’oncia troy.
Gli investitori cercano investimenti rifugio dopo i crolli del comparto petrolifero, nei crescenti timori per l’eccesso delle scorte.
Il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra scende di 82 centesimi, o dell’1,55%, a 52,29 dollari al barile, mentre il greggio Nymex crolla di 71 centesimi, o dell’1,42%, a 49,33 dollari, il minimo dall’aprile 2009.
Nel corso della settimana appena cominciata, i riflettori saranno puntati sul report sull’occupazione non agricola statunitense atteso per venerdì, che fornirà ulteriori indicazioni sulla forza della ripresa nel mercato del lavoro. C’è grande attesa che per i verbali del vertice di mercoledì della Federal Reserve.
L’oro è sceso di circa il 2% nel 2014, nelle aspettative che la ripresa economica statunitense possa spingere la Fed ad alzare i tassi prima e più velocemente del previsto.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse influiscono sull’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento in concomitanza all’aumento dei tassi di interesse.
Intanto, il rame con consegna a marzo scende di 0,2 centesimi, o dello 0,07% a 2,764 dollari la libbra.
Il prezzo del metallo rosso è crollato di circa il 18% nel 2014 per via delle preoccupazioni legate alle prospettive di crescita economica globali e all’impatto sulla richiesta futura di rame.