Di Alessandro Albano
Investing.com - Con l'inizio della conferenza del Partito Conservatore a Birmingham, Liz Truss ha fatto un'importante inversione di marcia sul taglio fiscale riservato ai redditi superiori alle 150 mila sterline (45pc rate). Il piano, annunciato dal ministro delle finanze ha Kwarteng, ha provocato una burrasca sui mercati inglesi, mettendo a dura prova la credibilità sia della banca centrale che del nuovo governo.
Il contesto attuale è caratterizzato da un alto livello di inflazione (+9,9% ad agosto), dalla scarsità di risorse energetiche e da una crisi valutaria che vede il tasso di cambio dollaro sterlina in ribasso del 17% da inizio anno.
"A questo si aggiungono i timori dimostrati dal mercato per il rialzo di 50 punti base, considerato un livello non sufficiente per combattere la crescente inflazione", scrive in una nota Marco Oprandi, Head of Cross Asset Solutions di Cirdan Capital (società finanziaria indipendente),
Per Oprandi, hanno avuto seguito "le ancor più violente oscillazioni e svendite dei titoli di stato causate dai dubbi innescati sulla sostenibilità del debito pubblico dopo la manovra fiscale proposta dal nuovo governo".
Il provvedimento, messo a punto dall’esecutivo per non penalizzare la crescita, mira ad aumentare di 72 miliardi di sterline la spesa pubblica attraverso nuove emissioni obbligazionarie che, secondo l'esperto, "innalzeranno il rapporto debito/Pil, previsto per il paese al 104% per il 2024".
L'aumento dei rendimenti sui titoli di stato inglesi, Gilt, ha portato a un intervento d’emergenza della Bank of England per ripristinare la stabilità economica del paese con un programma di acquisto di 5 miliardi di sterline al giorno fino al 14 ottobre, dopo che i titoli a 30 anni, benchmark per le rate dei mutui a lungo termine, hanno superato il 5% prima della mano della BoE.
"Crediamo che l’instabilità, data dal contrasto tra le manovre espansive del governo e dell’immissione di liquidità nel sistema con il programma di acquisto dei titoli e le manovre di tipo restrittivo conseguite al rialzo dei tassi, possa voler significare il perdurare di un periodo di stagflazione con una sterlina debole, insieme a una maggiore difficoltà ad attrarre capitale estero per il finanziamento della spesa pubblica", aggiunge il manager di Cirdan.
Per questo, la boutique finanziaria prevede 100 punti base di rialzo per le prossime due riunioni della banca centrale inglese con un livello terminale di rialzo dei tassi che "temiamo potrà non superare il 6% per la crisi che conseguirebbe per il settore immobiliare".
"La sterlina GBP/USD ha recuperato un po' di terreno rispetto al dollaro e i rendimenti dei gilt sono scesi dopo l'annuncio dell'aliquota del 45%, ma il pound rimarrà sotto pressione e gli alti rendimenti obbligazionari continuano a destare serie preoccupazioni", afferma invece Nigel Green, Ceo di deVere Group.
Secondo Green, "la fiducia degli investitori nei confronti dell'industria britannica ha subito un duro colpo", in quanto la premier Truss e il cancelliere Kwast Kwarteng hanno creato "un circolo vizioso". "Sarà difficile tranquillizzare i mercati e a riconquistare la fiducia dell'economia", ha aggiunto.