Borse europee deboli nell’ultima seduta della settimana, pesano i dati macro

Pubblicato 28.04.2023, 19:00
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Dopo il dato debole USA, anche il PIL dell’Eurozona delude con crescita praticamente piatta nel primo trimestre, mentre accelera l’inflazione in Francia e Spagna. Bene la crescita in Italia con il PIL a +0,5%

I principali mercati azionari europei si avviano a chiudere l’ultima seduta della settimana con alternanza di segni meno e più, che si riflette in uno Stoxx 50 piatto, frenati da una serie di dati macro e dopo le ultime trimestrali, cercando di valutarne l’impatto sulle prossime decisioni di politica monetaria. Dopo il dato debole sulla crescita USA, anche il PIL dell’Eurozona ha mostrato una crescita limitata a solo lo 0,1% nel primo trimestre, con la Germania piatta, mentre l’inflazione ha accelerato in aprile sia in Francia che in Spagna.

Sul fronte societario, da registrare il miglioramento dell’outlook di Mercedes-Benz, mentre nel credito sia Danske Bank (CSE:DANSKE) che NatWest hanno riportato utili migliori delle attese. Eni (BIT:ENI) invece ha registrato un calo dell’utile netto dell’11% per i prezzi in discesa di petrolio e gas. Anche Electrolux ha sofferto un calo delle vendite di elettrodomestici a causa della domanda debole.

A Milano l’indice FTSE MIB recupera rispetto ai minimi toccati durante la seduta e tenta di tenersi agganciato a quota 27.000 punti. Eni tiene in buon rialzo nonostante la trimestrale mente pesano i bancari in netto calo con Intesa (BIT:ISP), Unicredit (BIT:CRDI), Banco BPM, MPS (BIT:BMPS) e Bper Banca (BIT:EMII). Buono il dato sulla crescita economica italiana rispetto al resto dell’Eurozona con il PIL in rialzo dello 0,5% nel primo trimestre, evitando così una recessione ‘tecnica’.

Sul mercato valutario l’euro continua a tenersi poco sopra quota 1,10 contro dollaro mentre sull’obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono tutti in calo con il Bund tedesco intorno sotto il 2,4% e quello del BTP intorno al 4,2%. Tra le commodity continua il recupero del prezzo del petrolio con il WTI sopra i 75 dollari e il Brent che viaggia appena sopra i 79 dollari, mentre l’oro continua a tentare il recupero di quota 2.000 dollari l’oncia.

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** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge


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