Per Candriam, in caso di un addio dall’Ue senza accordo, il Pil britannico non tornerebbe ai livelli pre-crisi prima di qualche anno
La più profonda recessione dei tempi moderni. Dopo un calo record del Pil ad aprile 2020, a causa del lockdown, l’economia britannica si appresta ad affrontare uno shock economico simile a quello che interesserà tutta l’Europa, a causa della pandemia. “La ripresa economica nel Regno Unito, però, è più lenta rispetto a quella che stanno vivendo gli altri Paesi europei”, commenta Christophe Dumont Economist di Candriam. “Soprattutto rispetto a Italia, Germania e Francia, che hanno allentato prima il lockdown”.
IMPRESE BRITANNICHE CAUTE
Dal Summary of Business Conditions del secondo trimestre pubblicati dalla Bank of England, emerge cautela sulla crescita delle imprese britanniche: le aziende intervistate, infatti, non prevedono un ritorno alla normalità prima della fine del 2021. “Il piano di sostegno annunciato dal governo l’8 luglio contribuirà alla ripresa”, aggiunge Dumont, “ma il comportamento delle imprese negli investimenti continuerà ad essere un freno”. La domanda stenta a risalire e l’incertezza maturata dalla Brexit ha effetti negativi anche sulle imprese. Per Candriam, quindi, “la ripresa dovrebbe restare molto graduale, con una contrazione del Pil di oltre il 10% nel 2020”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge