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Cannabis light, ok a legalizzazione. Opportunità anche per l’Italia?

Pubblicato 13.12.2019, 14:28
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Tra i vari emendamenti alla Manovra finanziaria del governo ne è stato approvato uno presentato dal Movimento 5 Stelle secondo il quale in assenza di principio attivo Thc non superiore allo 0,5% non si considera sostanza stupefacente.

In questo modo, viene superata la precedente legge in cui si faceva riferimento all’intervallo di Thc compreso tra 0,2 e 0,5 per cento, permettendo così la commercializzazione a partire dal 2020 della Cannabis chiamata ‘light’.

Domani scadrà il termine della presentazione degli emendamenti al Senato, per poi votare la fiducia sull’intera manovra nella giornata di lunedì.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, il gettito per lo Stato avrà un valore di 500 milioni di euro l’anno, in quanto "l'intera pianta di canapa o sue parti, è sottoposta a imposta di fabbricazione applicando al prezzo di vendita le aliquote percentuali in misura pari a euro 12 per mille chilogrammi, per ogni punto percentuale di cannabidiolo (CBD) presente nella biomassa", si legge nell’emendamento.

Il settore della Cannabis in Italia

La coltivazione sta acquisendo sempre più importanza nel nostro paese, in quanto “centinaia di aziende agricole italiane hanno investito nella Cannabis, e i terreni coltivati nel giro di cinque anni sono aumentati di dieci volte”, spiegano da Coldiretti.

“Dai 400 ettari del 2013 ai quasi 4 mila stimati per il 2018, nelle campagne dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna”, aggiungono dalla maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana.

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Proprio la Coldiretti aveva lanciato l’allarme della necessità di portare allo 0,5% la percentuale di Thc, “per non frenare un settore in grande sviluppo in tutto il mondo, dopo la sentenza restrittiva emessa a fine maggio dalle Sezioni Unite della Cassazione sui limiti della legge 242 del 2016”.Si tratta di un giro d’affari potenziale stimato “in oltre 40 milioni di euro con un rilevante impatto occupazionale per effetto del coinvolgimento di centinaia di aziende agricole”, secondo i calcoli di Coldiretti.

La situazione negli Stati Uniti

Dall’altra parte dell’Atlantico, la marijuana legale ha creato nel 2016 circa 6,56 miliardi di dollari nelle vendite statunitense, secondo quanto calcolato da Tom Adams, direttore delle vendite negli USA.

La crescita è proseguita anche nei successivi anni, vedendo 7,97 miliardi di dollari nel 2017, corrispondendo a 1,7 miliardi di tasse, e 10,82 miliardi di dollari raggiunti nel 2018.

Inoltre, secondo gli studi effettuati dal Wehitney Economics e dalla rivista di settore leafly, il settore della cannabis legale ha creato oltre 200 mila posti di lavoro a tempo pieno negli Stati Uniti, a cui se ne aggiungono 300 mila con l’indotto nel 2018.

Investire nel settore Cannabis

La società quotate in borsa che operano nel settore della Cannabis legale sono concentrate principalmente negli Stati Uniti e nel Canada, paesi che hanno dato il via alla commercializzazione legale prima che in Europa.

Esiste un indice che tiene traccia delle azioni principali degli operatori del settore negli USA e in Canada, il North America Marijuana Index, suddiviso in due sottoindici riferiti ai due paesi: l’U.S. Marijuana Index e il Canadian marijuana Index.

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L’indice e i due sottoindici, hanno iniziato le contrattazioni nel gennaio 2015 con un valore di 100,00 punti ciascuno e quello canadese ha visto un balzo del 56% nel solo mese di novembre trascinato dalle notizie su possibili investimenti finanziari nel settore.

I principali titoli azionari

Aurora Cannabis

La canadese Aurora Cannabis (TSX:ACB) ha sede a Edmonton ed è quotata presso la borsa di Toronto e dal 2018 a New York. La società dispone di otto impianti di produzione autorizzati, cinque licenze di vendita e operazioni in 18 paesi.

Si tratta della più grande al mondo nel settore e ha una capacità finanziata di oltre 500 mila kg di produzione di Cannabis al giorno e seconda compagnia per capitalizzazione.

Canopy Growth

Precedentemente conosciuta come Tweed Marijuana, Canopy Growth (TSX:WEED) ha sede a Smith Falls, Ontario.

Fondata nel 2013 da Chuck Rifici e Bruce Linton, ha assunto la sua attuale denominazione nel 2015.

Tilray

Fondata nel 2013, Tilray (NASDAQ:TLRY) inizialmente era parte integrante di Privateer Holdings e si tratta della prima società produttrice di cannabis a scopo terapeutico del Nord America.

Nel luglio 2018 diventa la prima società a essere quotata al Nasdaq con il ticket TLRY con il prezzo di 17 dollari per azione. Nel settembre dello stesso anno, il suo rally lo porta ad arrivare ai 214 dollari per azione, per poi essere colpita dalle vendite nell’agosto 2019.

Ultimi commenti

L'Italia è un paese di bigotti, finti cristiani, ignoranti!
Questa e’ l unica legge buona che sta facendo il governo
la cannabis light è buona per accendere il barbecue. Fra un po' faranno anche l'alcool light.
 hai ragione, dicono che vi è il cbd, ma ho i miei dubbi, non aiuta e non serve a niente .. serve solo a rubare soldi ad ignari aspiranti drogati
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