Dopo i problemi dei primi giorni, il cashback sembra funzionare. Stanziati 227,9 milioni di euro fino al 31 dicembre: se tutti spendessero 1.500 euro, il rimborso sarebbe “proporzionalmente ridotto”
Non c’è pace per cashback di Stato. Come se non bastassero tutte le difficoltà riscontrate per registrasi e aggiungere strumenti di pagamento all’app IO, adesso per gli utenti che hanno aderito al programma che dà diritto a riavere indietro il 10% di quanto speso, pagando con carte e app autorizzate, ci potrebbe anche essere una sorpresa amara. Il rischio è che si vedano accreditare sul conto corrente meno di quanto preventivato.
COME FUNZIONA
È sempre una questione di soldi. E, anche in questo caso, non potrebbero bastare per restituire 150 euro a tutti gli utenti iscritti al cashback di Natale. Le regole dell’iniziativa sono note ormai a tutti, da giorni non si parla (e si scrive) d’altro: effettuando almeno 10 acquisti, dall’8 al 31 dicembre 2020, e pagando con strumenti elettronici, entro 60 giorni si riavrà indietro il 10% di quanto speso. Chi farà acquisti per 1.500 euro, quindi, è sicuro di ricevere un bonifico dallo Stato di 150 euro. Più che sicuro, ci spera. Sì perché le coperture stanziate potrebbero non essere sufficienti...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge