Investing.com - La People's Bank of China ha tagliato il tasso di riferimento sui prestiti per la prima volta in 10 mesi martedì, portando il Loan Prime Rate (LPR) a un anno al 3,55% dal 3,65%, mentre il LPR a cinque anni, utilizzato per determinare i tassi ipotecari, è stato ridotto al 4,20% dal 4,30%.
La mossa è stata ampiamente prevista dai mercati, dato che la PBOC ha tagliato i tassi di prestito a medio e breve termine la scorsa settimana. L'LPR viene deciso dalla banca centrale in base alle considerazioni di 18 banche commerciali designate, le quali a loro volta avevano iniziato a tagliare i tassi sui depositi in yuan all'inizio del mese.
La decisione, la prima di questo tipo da parte della PBOC dopo il taglio a sorpresa dell'agosto 2022, giunge in concomitanza con una serie di indicatori deboli che hanno evidenziato un rallentamento della ripresa economica in Cina negli ultimi due mesi.
L'enorme settore manifatturiero cinese è alle prese con una domanda debole, mentre il settore immobiliare - che un tempo era un importante motore economico - non è riuscito a riprendersi da una crisi triennale.
Una serie di importanti banche d'investimento, tra cui la più recente è Goldman Sachs (NYSE:GS), ha tagliato le previsioni di crescita economica della Cina per quest'anno, affermando che gli attuali livelli di stimolo non sono sufficienti a sostenere la crescita, allineandosi con le view di altre banche banche d'affari.
Oltre al rallentamento dell'attività economica, quest'anno la Cina sta affrontando anche una costante tendenza alla disinflazione, a causa della debolezza della spesa dei consumatori e delle imprese. La PBOC è stata tra le poche banche centrali mondiali ad intraprendere una politica più o meno dovish, mentre la maggior parte delle colleghe ha aumentato i tassi di interesse a livelli pluriennali per frenare l'inflazione elevata.
Come accaduto per il Giappone, anche lo yuan offshore ha accusato i colpi della PBoC, con la valuta cinese che ha toccato i minimi da sette mesi a questa parte, a causa dell'aumento del divario tra i tassi d'interesse locali e quelli internazionali.