Di Alessandro Albano
Investing.com - Il miglioramento della crisi sanitaria e l'allentamento delle misure di contenimento stanno rimettendo in moto le economie europee, con le prospettive a breve termine che sono più rosee delle previsioni economiche fatte in primavera.
E' quanto si legge nelle nuove previsioni arrivate dalla Commissione Europea, che ora stima una crescita più elevata per l'intera area UE ma anche un'inflazione più alta negli anni a venire dovuta alla forte domanda.
Il braccio esecutivo dell'UE prevede ora una crescita del PIL del 4,8% nel 2021 e del 4,5% nel 2022 sia per l'UE che per l'area euro, con il volume della produzione che "tornerà al livello pre-crisi nell'ultimo trimestre del 2021", un trimestre prima rispetto alle precedenti stime.
L'attività economica nel quarto trimestre del 2022, avverte però la Commissione, sarà "di circa l'1% inferiore al livello previsto prima della pandemia".
L'inflazione europea è ora prevista in media del 2,2% quest'anno e dell'1,6% nel 2022 (+0,3 e +0,1 punti percentuali, rispettivamente, dalle previsioni di primavera), mentre nell'area dell'euro il tasso è visto all'1,9% nel 2021 (+0,2%) e all'1,4% nel 2022 (+0,1%).
La revisione al rialzo, spiega la Commissione, è dovuta "all'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime". Pesano, inoltre, "i colli di bottiglia della produzione dovuti alla carenza di alcuni componenti di input e materie prime", e una domanda in forte espansione che "eserciterà una pressione al rialzo sui prezzi al consumo".
Contesto Italia
Secondo Bruxelles, l'attività italiana si è dimostrata "più resistente del previsto" e "leggermente in aumento" nel primo trimestre 2021. I dati sul settore manifatturiero e le indagini su imprese e consumatori, sostiene la Commissione, "suggeriscono che la crescita del PIL reale ha acquisito ulteriore slancio nel secondo trimestre e dovrebbe rafforzarsi notevolmente nella seconda metà dell'anno".
Le nuove stime indicano un PIL al +5,0% nel 2021 (in linea con le previsioni del Mef) e al +4,2% nel 2022. Come sottolineato dalla CE, la previsione per il 2021 "è significativamente più alta rispetto alla primavera", grazie alla "risposta più forte del previsto dell'attività economica" e "all'allentamento delle restrizioni per le imprese".
Gli investimenti pubblici e privati, sostenuti dalla diminuzione dell'incertezza delle imprese e l'attuazione del Piano di Ripresa, "sono destinati a rimanere il principale motore di crescita per gli anni a venire" afferma l'esecutivo europeo, aggiungendo che i consumi privati "dovrebbero rimbalzare notevolmente, aiutati dal miglioramento delle prospettive del mercato del lavoro e dalla graduale riduzione dei risparmi accumulati".
Inoltre, viene sottolineato che un "ambiente esterno dinamico dovrebbe favorire le esportazioni di beni", ma è probabile che "il ritorno delle entrate turistiche avvenga in maniera graduale".