HELSINKI (Reuters) - L'Unione europea dovrebbe creare una serie di norme comuni per le valute virtuali, poco regolamentate al momento in Europa, per prevenire i rischi legati alla Libra, criptovaluta di Facebook (NASDAQ:FB).
Lo dice il ministro dellee Finanze francese, arrivato nella capitale finlandese per partecipare all'Ecofin informale.
Bruxelles non ha attualmente norme specifiche per le criptovalute, fino a oggi evidentemente considerate tema marginale, poiché solo una piccola frazione di 'bitcoin' o altre valute digitali sono poi convertite in euro.
Tuttavia, l'annuncio a giugno della criptovaluta di proprietà di Facebook, pensata per transazioni tra centinaia di milioni di utenti in Europa e in tutto il mondo, ha sollevato alcuni dubbi.
Libra potrebbe essere rischiosa per i clienti, per la stabilità finanziaria e persino per "la sovranità degli stati europei", dice alla stampa Bruno Le Maire.
Il ministro ripete inoltre l'appello per fermare la diffusione di Libra in Europa, tornando a chiedere la creazione di "quadro di riferimento comune" per le criptovalute nell'Unione europea.
Già l'anno scorso sono state introdotte nuove regole Ue per intensificare i controlli nelle piattaforme di negoziazione per valute virtuali, con l'intento di ridurre i rischi di riciclaggio di denaro e altri crimini finanziari.
LIMBO LEGALE
Al di là di quanto detto finora, le valute virtuali operano a livello Ue in un limbo legale, con i politici non ancora d'accordo su come trattarle, se come securities, servizi di transazione o valute autonome - con quest'ultima opzione esclusa dalla maggior parte dei legislatori.
In assenza di normative specifiche, i funzionari Ue stanno valutando se gli attuali strumenti finanziari potrebbero essere applicati, ma non sono ancora giunti a una conclusione definitiva.
Parlando della possibile necessità di una licenza per Libra a livello di zona euro, una portavoce della Commissione Ue spiega a Reuters: "Date le informazioni attualmente di dominio pubblico su Libra, al momento è impossibile dire con certezza quali norme siano appropriate al caso".
"Probabilmente il progetto richiederà qualche tipo di autorizzazione in Europa, a seconda delle caratteristiche", ha aggiunto.
In Svizzera Libra ha richiesto una licenza come servizio di pagamento, anche se potrebbe sottostare a norme tipicamente applicate per banche, secondo quanto detto mercoledì da alcuni legislatori della nazione elvetica.
La lacuna giuridica Ue ha permesso a paesi minori di inserirsi nella conversazione. Malta, già a capo della più grande industria del gioco d'azzardo in Europa e di un forte settore finanziario, ha concepito una serie di norme ideate per attrarre gli operatori di valute virtuali.
Le Maire ha detto che l'Unione dovrebbe lavorare anche per ridurre i costi dei pagamenti internazionali, come Libra promette ai clienti.
Tuttavia, un piano europeo per sviluppare un servizio di pagamento istantaneo e poco costoso fatica a guadagnare terreno.
Pagamenti in tempo reale nella zona euro sono possibili già dal 2017, ma solo la metà delle banche dell'Unione partecipano nello schema che è alla base di queste transazioni, e viene usato per lo più per pagamenti interni.
Le Maire ha aggiunto che l'Europa dovrebbe anche considerare "una valuta virtuale pubblica" per contrastare Libra. Ha detto che ne discuterà con gli altri ministri delle finanze il mese prossimo.