UniCredit, ipotesi Golden Power per Opas su Banco Bpm

Pubblicato 13.01.2025, 09:45
© Reuters.  UniCredit, ipotesi Golden Power per Opas su Banco Bpm
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OraFinanza - Bloccare o imporre condizioni alle transazioni che coinvolgono l’Offerta Pubblica di Acquisto e Scambio (Opas) lanciata da UniCredit (BIT:CRDI) nei confronti di Banco Bpm (BIT:BAMI). Sarebbero questi gli obiettivi del Governo guidato da Giorgia Meloni, pronto a usare lo strumento del ‘Golden Power’, secondo fonti del quotidiano statunitense Bloomberg, poi rilanciate anche da La Stampa nel fine settimana scorso.

Il quotidiano torinese scrive che il gruppo di coordinamento preposto alla valutazione delle applicazioni della Golden Power avrebbe deliberato che il dossier rientra nei casi in cui è possibile l’applicazione di questo strumento, pertanto sarebbe in attesa della notifica dell’operazione da parte di Piazza Gae Aulenti, per poi avviare il provvedimento che avvierà i paletti entro cui muoversi.

Tra le ipotesi rilanciate dal media ci sono alcuni vincoli legislativi e il mantenimento di un numero di sportelli adeguato a tutelare i dipendenti della banca, cercando così di proteggere le filiali e i posti di lavoro di Banco BPM.

Il management di UniCredit avrebbe già incontrato Simonetta Saporito, direttrice del Dipartimento per il coordinamento amministrativo, con la finalità di affrontare i nodi sul tavolo e la decisione sulla Golden Power sarebbe già stata anticipata alla banca milanese in questa occasione.

L’operazione lanciata da UniCredit sembra andare contro il progetto del Governo legato alla creazione del terzo polo bancario italiano che coinvolge Banca Monte dei Paschi di Siena (BIT:BMPS), con la Banco Bpm (BIT:PMII) che è entrata nel capitale della banca senese solo negli ultimi mesi.

L'offerta di acquisizione a sorpresa di UniCredit aveva complicato i piani di Meloni e l’arrivo dell'offerta solo poche settimane dopo che Banco BPM aveva acquistato una quota di Mps veniva interpretata dal Governo come un primo passo nel bloccare i progetti della Premier.

A complicare la vicenda ci sono anche le divisioni all’interno della maggioranza politica che sostiene l’esecutivo: se Matteo Salvini ha definito UniCredit una banca straniera e il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha affermato che l'Italia può esercitare veti speciali sugli accordi, tra cui la Golden Power, il vice primo ministro Antonio Tajani ha dichiarato di non vedere motivi per utilizzare poteri speciali contro l'accordo.

“Una volta ricevuta la notifica dell’operazione e la documentazione completa da parte di UCG, il governo avrà 45 giorni (estendibili a 70) per valutare l’operazione e decidere se autorizzarla, porre delle limitazioni o vietarla”, sottolineano gli analisti di Equita Sim.

Secondo la sim, inoltre, i punti oggetto di analisi come quelli relativi al mantenimento degli sportelli e la tutela dei dipendenti, sono “elementi che tuttavia a nostro avviso non dovrebbero essere tali da comportare un veto assoluto sull’operazione”.

Da Equita mantengono la raccomandazione ‘buy’ sul titolo UniCredit, con target price ribadito a 47,20 euro rispetto ai 39,95 euro di questa mattina (-0,20%), mentre Banco Bpm scambia oggi appena sotto quota 8 euro (+0,20%).

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