MILANO (Reuters) - A Piazza Affari prosegue l'onda lunga della correzione scattata venerdì, in linea con l'azionario globale, quando i forti dati sull'occupazione Usa di dicembre hanno ridotto le attese del mercato per i tagli Fed.
In assenza di nuovi spunti, e con i futures Usa in calo, l'indice principale della borsa milanese non riesce a invertire direzione anche se l'aumento della volatilità sui mercati azionari non lascia escludere movimenti in tal senso.
Il sentiment prevalente sul mercato rimane di estrema cautela, con gli investitori che, in un contesto di rialzo dei rendimenti, guardano alle obbligazioni come a un'alternativa più attraente rispetto alle azioni.
L'attenzione è spostata ai prossimi giorni, e in particolare ai numeri sull'inflazione Usa di mercoledì. Un eventuale dato superiore alle attese potrebbe intaccare l'unico taglio di tassi ancora prezzato pienamente per quest'anno.
La settimana vedrà inoltre l'avvio della stagione delle trimestrali con i risultati delle principali banche statunitensi, a partire da mercoledì con Citigroup, Jpm e Goldman Sachs (NYSE:GS).
Poco dopo le 13,00 il Ftse Mib cede l'1,3%. Volumi pari a circa 1 miliardo di euro in controvalore.
Titoli in evidenza:
Il fondo al Ftse Mib Stm (EPA:STMPA) perde il 3,8% in un contesto di forte pressione per il settore dei semiconduttori in Usa sui timori di nuove restrizioni alle esportazioni dei chip per l'intelligenza artificiale. Il titolo del produttore italo-francese, che pubblicherà i risultati trimestrali il prossimo 30 gennaio, risente inoltre delle perplessità degli analisti sul settore nel breve periodo. Banca Akros ha ridotto il target price a 27 da 28 euro confermando il rating neutral a causa della scarsa visibilità sulla ripresa nel secondo semestre del 2025, mentre un broker estero, secondo quanto riferisce un trader, ha tagliato il rating a 'hold' da 'buy'.
In calo anche i titoli automotive come Ferrari (BIT:RACE) (-3%), Stellantis (BIT:STLAM) (-2,7%) e Iveco (-2,4%) insieme ad altri industriali ciclici, tra cui Interpump (BIT:ITPG) (-1,9%).
Positivi invece i petroliferi, sostenuti dai nuovi rialzi delle quotazioni del greggio sulle previsioni che le sanzioni statunitensi contro Mosca introdotte venerdì influenzeranno le esportazioni di greggio russo verso i principali acquirenti, Cina e India. Eni (BIT:ENI) sale dello 0,76%, Saipem (BIT:SPMI) dello 0,15.
La corsa del prezzo del gas favorisce invece le utility con Terna (BIT:TRN) a +0,3%, A2a e Hera (BIT:HRA) a +0,2% circa.
Telecom Italia (BIT:TLIT) frena gli iniziali progressi e sale dello 0,12%, mentre è attesa per oggi la sentenza del giudice sul contenzioso legale promosso da Vivendi (EPA:VIV) contro la modalità con cui il Cda di Tim ha approvato la cessione di NetCo.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)