di Christoph Steitz e Tom Käckenhoff e Sabine Siebold
FRANCOFORTE/DUSSELDORF/BERLINO (Reuters) - Thyssenkrupp sta esplorando diverse opzioni strategiche per la sua divisione della difesa, che vanno da un'integrazione con le attività di Fincantieri (MI:FCT) alla creazione di un campione nazionale con altri gruppi tedeschi del settore, secondo una fonte vicina alla situazione.
I colloqui puntano a creare economie di scala per la controllata Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS), che costruisce sottomarini e navi di superficie e opera in un settore altamente frammentato e condizionato dalle decisioni politiche, secondo la fonte.
A questo proposito Thyssenkrupp sta discutendo con Fincantieri la possibilità di creare una joint venture da 3,4 miliardi di ricavi, secondo la fonte.
In questo scenario Fincantieri apporterebbe le sue attività della difesa, che secondo la fonte ha fruttato 1,6 miliardi di euro di fatturato nel 2019.
No comment da Thyssenkrupp.
Anche Fincantieri ha preferito non commentare la notizia dei colloqui, ma un portavoce ha spiegato che "per Fincantieri resta auspicabile il consolidamento dell'industria europea della difesa e il programma comune con i tedeschi per la costruzione di sommergibili costituisce un'occasione concreta per parlare di futuri scenari di consolidamento".
Thyssenkrupp è anche in colloqui preliminari per fondere TKMS con le più piccola rivali tedesche Luerssen e German Naval Yards (GNYK) per creare un campione nazionale che consenta di mantenere la tecnologia nel paese e salvaguardare i posti di lavoro, ha aggiunto la fonte.
Un'opzione allo studio è che Luerssen acquisti una quota appena sopra il 50% di GNYK in una prima fase, con il coinvolgimento di Thyssenkrupp in una seconda fase, dicono due fonti.
"Questo è uno degli scenari in discussione", riferisce una fonte.
No comment da GNYK. Un portavoce di Luerssen ha ribadito che il consolidamento del settore ha senso e serve a rafforzare la competitività a livello internazionale.
Thyssenkrupp potrebbe anche decidere di mantenere la propria divisione, che genera ricavi per 1,8 miliardi di euro, e svilupparla per conto suo.
Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia.
(Hanno collaborato Elisa Anzolin, Arno Schuetze e Jan Schwartz, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)