Le crescenti tensioni tra Usa e Cina spingono le aziende cinesi quotate negli Stati Uniti a farlo anche a Hong Kong. Roger Merz (Vontobel AM) spiega a quali condizioni possono essere un’occasione per gli investitori
Alla luce degli sforzi del governo di Pechino per “riportare a casa” le aziende leader cinesi e in considerazione dell’evoluzione delle tensioni tra Washington e Pechino, il mercato azionario di Hong Kong dovrebbe registrare un significativo aumento del numero di quotazioni di azioni di società cinesi quotate oggi negli Stati Uniti. Apripista, in questo senso, Alibaba che ha collocato il 26 novembre 2019, cioè circa 5 anni dopo la quotazione primaria alla NYSE avvenuta il 19 settembre 2014, il 2,7% del suo capitale sociale a Hong Kong come quotazione secondaria. Una mossa caldeggiata da Pechino ma voluta anche per agevolare l’accesso a investitori cinesi e asiatici.
HOLDING FOREIGN COMPANIES ACCOUNTABLE ACT
“L’Holding Foreign Companies Accountable Act del governo statunitense mira a escludere le società cinesi dagli investitori americani e porterà probabilmente ad un maggior numero di società che seguiranno l’esempio di Alibaba”, fa sapere Roger Merz, Head of mtx Portfolio Management di Vontobel Asset Management. “Nel giugno 2020, NetEase e JD.com hanno già completato una doppia quotazione a Hong Kong”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge