Di Noreen Burke
Investing.com – La guerra in Ucraina continuerà a dominare il sentimento dei mercati questa settimana e il rally dei prezzi delle materie prime sembra destinato a continuare, andando ad aggravare un’inflazione già elevata. I dati sull’inflazione USA di febbraio sono attesi in vista del vertice USA del 16 marzo e del possibile aumento dei tassi. Anche la BCE terrà il suo primo vertice dall’invasione dell’Ucraina, mentre i dati britannici e canadesi dovrebbero sottolineare le aspettative verso ulteriori aumenti dei tassi. Ecco cosa bisognerà seguire questa settimana:
1. Agitazione sui mercati
I timori geopolitici continueranno ad offuscare le previsioni per titoli USA, in quanto i timori sull’aumento dell’inflazione e l’aumento delle materie prime, alimentati dalle sanzioni contro la Russia, riducono le aspettative sull’ampiezza degli aumenti dei tassi da parte della Fed.
“Il mercato azionario è stato sostenuto dalle aspettative di una Fed meno aggressiva e di rendimenti minori. La minaccia dei tassi di interesse elevati è scesa in qualche modo”, ha dichiarato a Reuters Brad Neuman, direttore delle strategie di mercato presso Alger.
“Nel breve termine la Fed sarà meno aggressiva ora che la Russia ha invaso l’Ucraina, ma il problema che deve affrontare la Fed non è migliorato”, ha dichiarato Neuman. “Infatti è stato esacerbato”.
L’aumento dei prezzi delle materie prime ha fatto salire ulteriormente i rischi per l’inflazione, che potrebbe spingere la Fed ad alzare i tassi di interesse in maniera più aggressiva.
Il Presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato la settimana scorsa che supporterà un aumento di 25 punti base durante il prossimo vertice, ma ha aggiunto che sarà “pronto a muoversi in maniera più aggressiva” in seguito se l’inflazione non dovesse ridursi come previsto.
2. IPC USA
Per i dati in agenda per giovedì ci si aspetta un nuovo aumento dell’inflazione relativa al mese scorso; gli economisti prevedono un aumento del 7,9% dell’inflazione su base annua, dopo il massimo di 40 anni del 7,5% registrato a gennaio.
Mentre la guerra in Ucraina ha ridotto le aspettative verso aumenti dei tassi aggressivi da parte della Fed, dei dati sull’IPC superiori al previsto potrebbero alimentare le aspettative verso un’azione più rapida. Questo peserebbe sugli asset più rischiosi, già colpiti dall’incertezza legata all’Ucraina.
I dati sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan di venerdì forniranno un quadro sull’effetto della pressione dei prezzi sul potere d’acquisto delle famiglie.
Non sono previste dichiarazioni da parte della Fed questa settimana in quanto la banca centrale entra nel tradizionale blackout periodo che precede i vertici.
3. Rally delle materie prime
L’amministrazione Biden sta cercando di ridurre le importazioni di petrolio dalla Russia, ha dichiarato la Casa Bianca venerdì, mentre al Senato si lavora su un decreto che vieti le importazioni di prodotti energetici russi.
La Casa Bianca può contare sulla legislazione per bloccare le importazioni, una mossa che potrebbe aiutare a superare un eventuale aumento dei prezzi in un contest di inflazione già al massimo di 40 anni.
I prezzi del petrolio hanno registrato il maggiore aumento settimanale dalla metà del 2020 la settimana scorsa, con il riferimento Brent in salita del 21% e il greggio USA su del 26%.
I ritardi alla conclusione dei dialoghi sull’accordo nucleare iraniano potrebbero contribuire a far salire i prezzi del petrolio nella prossima settimana.
Oltre al petrolio, i prezzi dei cereali e dei metalli sono schizzati ai massimi pluriennali dall’invasione russa dell’Ucraina, in quanto le sanzioni Occidentali su Mosca hanno interrotto le forniture dalla Russia ed hanno fatto salire il pericolo di una stretta a livello mondiale.
4 . Vertice della BCE
La BCE stava preparando il terreno per uscire dalle politiche super allentate, ma l’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto i piani.
L’inflazione della zona euro sta schizzando al massimo storico del 5,8%, quasi il triplo dell’obiettivo del 2% della BCE e la guerra che sta innescando aumenti degli energetici sta creando pressioni al rialzo sull’inflazione. Allo stesso tempo, sta offuscando le previsioni per la crescita globale.
Si prevede che la {{ecl-164||BCE} giovedì decida di attenersi al programma di terminare gli acquisti di asset nell’ambito del PEPP, raddoppiando invece gli acquisti nel programma di acquisto di asset del secondo trimestre.
La Presidente della BCE Christine Lagarde terrà una conferenza stampa alle 14:30 CET. Si attendono le sue dichiarazioni in materia di aumento dei tassi.
5. PIL Regno Unito, dati Canadesi
Il Regno Unito rilascerà venerdì i dati sul PIL di gennaio, per il quale si prevede un modesto rialzo dello 0,2% dopo una contrazione dello 0,2% registrata a dicembre.
Nonostante la guerra in Ucraina, i mercati finanziari si aspettano un aumento dei tassi da parte della BoE dallo 0,5% al livello pre pandemia dello 0,75%.
Sempre venerdì, il Canada rilascerà i dati sull’occupazione, dopo l’aumento dei tassi della settimana scorsa della BoC.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters