🤑 Non sarà mai più conveniente di così! Blocca subito lo sconto del 60% per il Black Friday prima che sparisca...APPROFITTA DELLO SCONTO

Il coronavirus si è portato via anche i "falchi" tedeschi

Pubblicato 03.07.2020, 19:37
Il coronavirus si è portato via anche i

Un voto del Bundestag ha sancito lo schieramento della Germania al fianco della Bce e l’abbandono della linea del rigore, con Merkel che si gioca tutto sul Recovery Fund

Tra gli effetti collaterali del COVID-19, oltre a quello di aver fatto piombare le principali economie nella recessione più profonda, ma forse anche più breve, da decenni, forse si potrebbe annoverare anche l’estinzione dei ‘falchi’ monetari e fiscali della Germania. Gli stessi ‘falchi’ che dall’esplosione della crisi del debito sovrano nel 2011-12 hanno di fatto imposto all’Europa la cura dell’austerità e del rigore incarnato dal ‘fiscal compact’ come unica via d’uscita per la sopravvivenza del progetto di unione economica e monetaria. Ora sembrano decisamente in via d’estinzione, con la Germania e la sua leader Angela Merkel convertite alla dottrina della mutualità e della solidarietà, codificata nel Recovery Fund targato Parigi-Berlino e fatto proprio dalla commissione europea anch’essa a guida della tedesca Ursula von der Leyen. Un po’ come l’asteroide che 66 milioni di anni fa sembra abbia causato l’estinzione dei dinosauri, il virus è piombato sul campo dei falchi disinnescandone l’ostilità a un’uscita dalla crisi nel segno della spesa e non del rigore.

QUALCHE FALCHETTO NON SI DÀ ANCORA PER VINTO

Qualche falchetto tra Olanda e Austria non si dà ancora per vinto, ma c’è da scommettere che Merkel e i suoi troveranno gli argomenti per convincerli: l’ultima cosa che vogliono la Cancelliera e sembra proprio anche tutta la classe politica tedesca, dopo l’assunzione della presidenza di turno della UE che potrebbe portare a casa sia il Recovery Fund che magari anche una Brexit onorevole, è passare alla Storia per aver dato un colpo di piccone forse fatale all’edificio europeo salvato da Mario Draghi con la sua difesa dell’euro ‘costi quel che costi’ dal 2012 al 2019. Proprio quando l’italiano lanciò il suo ‘whatever it takes’ esattamente 8 anni fa, il falco Jens Weidmann, appena arrivato alla presidenza della Bundesbank dal 2011 dove è stato rinnovato ad aprile del 2019, minacciò clamorose dimissioni di protesta...

Continua la lettura


** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge


Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.